domenica 30 settembre 2007

Musical trasformisti - parte seconda

Se i cambi operati su Jekyll & Hyde sono stati significativi e hanno comportato certe variazioni nella trama della storia, questo non è niente rispetto a quello che è successo al più famoso musical degli ABBA, Chess.


Per certi versi, questo musical è un capolavoro incompleto. La musica è geniale, piena di riprese e di leitmotiv che si ripresentano in continuazione, “haunting” per dirla con gli amici anglo-americani (anche se, lo ammetto, ci ho messo un po’ a fare l’orecchio a questo sound un po’ anni ‘80). I testi sono stati scritti da Tim Rice (devo dire di più?) e in certi momenti sono geniali, come sempre.


IMHO, quello che è mancato per renderlo veramente indimenticabile è stata una trama chiara e lineare. In questo caso si può veramente dire che lo spettacolo cambia completamente aspetto a seconda di dove viene rappresentato. E non trovo che una versione sia nettamente superiore all’altra, motivo per cui la confusione è ancora maggiore…


Gli ABBA (o meglio, Benny Andersson e Bjorn Ulvaeus, ma per brevità continuerò a scrivere ABBA ;-P) cominciano a lavorare a Chess nei primi anni ’80, tant’è che il “London Concept Recording” è del 1984. Lo spettacolo ha poi aperto a Londra nel 1986 e a Broadway nel 1988.


 


All’epoca del “London Concept Recording” la trama prevedeva una prima partita di scacchi tra “The American” (poi battezzato Freddie) e “The Russian” (Anatoly) a Merano (Merano – Where I want to be - Opening Ceremony). La partita è carica di tensioni non solo sportive ma anche politiche (siamo ancora in periodo di guerra fredda), ed infatti il primo incontro si conclude con una scacchiera fatta volare per aria (Quartet – The american and Florence/Nobody’s side). L’intervento di Florence Vassy, il secondo di Freddie, e di Anatoly riesce in qualche maniera a riportare i due campioni al tavolo da gioco, oltre che a scatenare una certa simpatia tra l’uomo e la donna (Montain duet). In compenso i rapporti tra Florence e Freddie si fanno sempre più tesi, e alla fine del match lei lo lascia (Florence quits). Dopo la vittoria, Anatoly riesce ad ottenere un visto per un paese occidentale, anche se sa che la sua patria sarà sempre la Russia (Anthem).


Secondo atto: un anno dopo, a Bangkok, Anatoly deve difendere il suo titolo contro un nuovo sfidante dall’Unione Sovietica, mentre Freddie si trova lì solo in veste di osservatore (One night in Bangkok). Florence è a Bangkok con Anatoly, che ha frequentato dal momento della sua defezione, e si interroga sul futuro della loro relazione, soprattutto alla luce del fatto che le autorità sovietiche hanno portato con loro a Bangkok Svetlana, la moglie di Anatoly (Heaven help my heart – Argument – I know him so well).


Intanto Freddie, manovrato Molokov, cerca di spaventare Anatoly e di riconquistare Florence dichiarando di avere informazioni su suo padre, che lei non ha visto da quando ha abbandonato l’Ungheria durante la repressione sovietica del 1956, che potrebbero essere rivelate a certe condizioni (The deal). Ma, respinto da entrambi, si lascia andare all’autocompatimento (Pity the child).


E finalmente si arriva alla finale (Endgame): Anatoly stravince contro il nuovo campione sovietico, e mentre lo fa si rende conto che il successo professionale è quello che gli interessa maggiormente (“Finding out at last my one true obligation”), e che non ci sono possibilità di riconciliazione né con Svetlana, né con Florence, nonostante si amino, come entrambi riconoscono nel finale (You and I).


 


La versione che aprì a Londra nel 1986 era basata su questa trama, anche se alcune piccole modifiche erano già state fatte (la principale era lo spostamento di Pity the child nel primo atto, che rende Freddie un personaggio più debole, una macchietta nelle mani di Molokov per tutto il secondo atto). I commenti dei giornali variarono da “Noioso e piatto” a “ammirevole, un bel lavoro”. Tuttavia lo spettacolo restò in cartellone per circa tre anni, chiudendo nel 1989. Non eccellente per gli standard anglo-americani, ma sicuramente più che onesto per uno show di cui alcune critiche avevano detto “here one is confronted by an inchoate mess”.


 


In preparazione dell’apertura a Broadway, il team creativo decise per una riscrittura completa dello show. In linea di massima venne aggiunta una sottotrama (partendo da elementi solo accennati a Londra) sul padre di Florence. Lo spettacolo si apre quindi a Budapest nel 1956, dove l’uomo spiega alla bambina i fondamenti degli scacchi (The story of Chess). Ci si sposta poi al presente: il campionato mondiale si sta per aprire a Bangkok. Qui la song-list segue abbastanza fedelmente quella del London Concept: ci sono infatti la Press Conference, Where I want to be, il Quartet che segue la prima partita di scacchi tra Freddie e Anatoly, e il litigio tra Freddie e Florence. Florence ha ottenuto in questa versione un altro paio di canzoni che approfondiscono il suo rapporto con Freddie. La prima è “How many women”, un pezzo ritmato dove lei in parte rimpiange la scelta fatta di essere il secondo di Freddie (“How many women – articulate women/with something to shout about spend their time/playing a game in which silence is gold/and speaking a crime?” – e uno dei miei versi preferiti, che dimostra il genio di Tim Rice: “All of my struggles for qualification /my nights with Goethe and Proust/ Recklessly abandoned/ For you who thinks Checkov is king to G3/ And Joyce my college roommate”), l’altra è la famosa “Someone else’s story”, più una ballata in cui la donna riflette sulla sua storia con Freddie.


Dopo il litigio con Florence, Freddie si immerge nella vita notturna di Bangkok (One night in Bangkok) mentre Florence e Anatoly si incontrano per discutere della partita, scoprendosi attratti l’uno dall’altro (Terrace duet). Questo fa infuriare Freddie, causando il litigio definitivo tra lui e Florence e la sua sconfitta nel campionato mondiale. (Florence quits e Nobody’s side). Anatoly decide di lasciare Bangkok con Florence perché si è innamorato di lei (Anthem).


Atto II: a Budapest si sta per svolgere la seconda metà del campionato mondiale di scacchi, con gli stessi giocatori di Bangkok, e la città si prepara ad accogliere i campioni (Hungarian folk song). Ad Anatoly è stato concesso di giocare ancora per l’URSS nonostante la sua defezione precedente. A questo punto si sviluppa una specie di spy-story gestita da Molokov e Walter. I due cercano di contrattare con Anatoly il suo rientro in patria in cambio di informazioni sul padre di Florence. Questa situazione, sommata al fatto che Svetlana è effettivamente arrivata a Budapest e si è incontrata con Florence (I know him so well), sta causando problemi alla concentrazione di Anatoly, che sta perdendo la finale contro Freddie. Finalmente Florence viene accompagnata a incontrare l’uomo che dovrebbe essere suo padre (Lullaby). All’apice della finale tra Freddie e Anatoly, il russo decide di accettare l’offerta del KGB, di rientrare in patria con Svetlana affinché Florence possa restare con suo padre, e fa volutamente una mossa sbagliata che consente a Freddie di vincere (Endgame). All’aeroporto, Florence e Anatoly cantano per l’ultima volta You and I, dichiarando di amarsi ancora, anche se la vita li divide.


Nonostante le modifiche apportate per Broadway, lo spettacolo rimase aperto soltanto per circa tre mesi, e da allora è stato ripreso di tanto in tanto soltanto sotto forma di tour e concerti.


 


A mio modo di vedere, entrambe le versioni hanno delle pecche, e nessuna produzione seguente è stata in grado di correggerle del tutto (dopo il flop a NY ci sono state una versione australiana mai registrata su CD, una produzione danese e una svedese di cui esiste anche un DVD, oltre ad un paio di concerti di beneficenza). Il Concept londinese presenta tre personaggi interessanti, non stereotipati. Ma il fatto di avere il secondo match di scacchi giocato da Anatoly contro un altro campione sovietico ha due effetti negativi: introduce un personaggio inutile a metà della storia (perché del secondo campione sovietico non sappiamo assolutamente niente) e toglie suspence alla partita. D’altra parte, la sottotrama relativa alla riunione di Florence con suo padre introdotta a Broadway crea problemi diversi. In primo luogo, dà allo spettacolo un sottofondo da storia patetica che a me personalmente non piace molto. E poi snatura il personaggio di Anatoly. Mentre nel London Concept tutti e tre i personaggi principali hanno i loro bei difetti, nessuno dei tre è il classico eroe da favola, a Broadway si cerca di fare quest’operazione con Anatoly, facendogli perdere la finale con Freddie solo per amore di Florence. Dall’uomo che trovava che il successo personale fosse la sua “one true obbligation” si passa all’uomo che diceI cannot go on hurting all the people who have trusted me”. Però le canzoni che sono state aggiunte per Florence sono dei bei pezzi, e il musical perderebbe qualcosa se venissero tagliati (tra l’altro, una delle ulteriori modifiche apportate dopo il flop di Broadway è stata quella di “passare” la canzone Someone else’s story a Svetlana piuttosto che a Florence, per dare un certo risalto anche a questa figura minore.) Allo stesso modo, mi piace molto The story of chess in apertura di spettacolo, com’è stato fatto a Broadway. Ma se si elimina il padre di Florence, la canzone resta senza padre…



Un altro fattore critico di questo spettacolo è la sua collocazione temporale. Perché la trama funzioni al meglio, bisogna ipotizzare di essere ancora in regime di guerra fredda. Solo così si comprende la tensione che si è creata per la partita di scacchi tra un campione sovietico e uno americano, solo così certe scena acquisiscono il loro pieno significato (la sequenza US vs. USSR, la defezione di Anatoly), solo così l’intrigo tra CIA e KGB del secondo atto ha un senso. Eppure, via via che la situazione storica cambiava sono stati fatti vari tentativi di modernizzare l’opera (in fondo tra il 1984 del Concept Recording e il 1988 dell’apertura a Broadway si era aperta l’epoca della glasnost, per non parlare delle edizioni seguenti). Non oso pensare a cosa potrebbe saltare fuori se si ambientasse un Chess nel 2007 (senza contare che una Florence fuggita dai moti ungheresi del ’56 avrebbe almeno una cinquantina d’anni, e forse non sarebbe così attraente… ;-P)


Bene, qui ho cercato di sintetizzare qualche punto critico dello spettacolo… Se vi interessa approfondire vi rimando a questi link: http://storyofchess.blogspot.com/


http://www.geocities.com/ky_guy_4/chess/chessthemusical.htm


oltre che alla pagina di Wikipedia su Chess the musical.


E ovviamente sono benvenuti tutti i vostri commenti…

venerdì 28 settembre 2007

Hairspray

Esce oggi nei cinema italiani Hairspray. A differenza di altri musical usciti negli ultimi anni (Rent, The Producers), mi sembra che questo abbia goduto di un discreto battage pubblicitario. Spazi nei TG, copertine sui giornali (ho un Ciak che mi sorride dal comodino con il faccione di Edna - John Travolta).


Vediamo come andrà... Io ho già buttato lì che mi piacerebbe andare a vederlo (sottilissimo eufemismo che sottintende "Se non andiamo a vederlo potresti pentirtene" ), ma come sappiamo bene non siamo noi amanti del musical a spostare le masse che decretano il successo di un film... C'è da dire che questo dovrebbe poter contare anche su un certo numero di adolescenti che hanno visto "High school musical" e che potrebbero voler tornare a vedere i gradevoli occhi azzurri di Zac Ephron.


Non oso pensare a cosa succederà quando uscirà "Sweeney Todd" con Johnny Depp... Che stia suonando la riscossa dei film musical-i??

martedì 25 settembre 2007

Guarda un po'...

Come vi ho comunicato qualche tempo fa, a Vienna si preparano a celebrare i vent'anni delle Vereinigte Bühnen Wien con un super concerto che riunisce star e canzoni di tutte le loro produzioni.


Anche se per qualche momento ho accarezzato l'idea di comprare due biglietti costi quel che costi, mi sono dovuta arrendere all'infattibilità della cosa. (Anche se una vocetta mi dice che un'occasione come questa non capiterà mai più.... )


E quindi ho ripiegato sulla versione nostrana di Jekyll & Hyde, che più o meno nelle stesse date toccherà Bologna. A livello economico è sicuramente una cosa meno impegnativa, e dovrebbe risultare anche più semplice da gestire. Senza contare che dovrebbe essere più semplice da digerire per il fidanzato-accompagnatore (un musical in italiano contro una serie di canzoni in tedesco, lingua per lui completamente ostica. Cosa non si fa per amore...)


Ebbene, ricercando in Internet informazioni sullo spettacolo, il cast, il prezzo dei biglietti and so on, sono incappata in questo video... Che devo dirvi, mi pare piuttosto promettente. (Anche se, insomma, tutte quelle STELLE a Vienna che non potrò vedere... )


 


domenica 23 settembre 2007

Musical trasformisti - parte 1




Photo Sharing and Video Hosting at Photobucket ... Ovvero quei musical che cambiano anche in maniera sostanziale trama e canzoni a seconda della versione che va in scena.


Tutti i musical vengono rielaborati dal momento in cui vengono messi in scena per la prima volta. Talvolta vengono aggiustati solo alcuni versi, a volte intere scene vengono aggiunte o spostate (è così che in Elisabeth sono comparse "Wenn ich tanzen will" e le varie "Konfrontation-Szenen", per cui non mi lamento di certo). E' una cosa piuttosto naturale: si vede che una scena in più spiega meglio un concetto, che un verso riscritto suona meglio (mi viene in mente a questo proposito la prima versione di "Think of me", dove Raoul diceva di Christine "You're really not a bit the gawkish girl that once you were", con quella parola strana "gawkish" che poteva sembrare una parolaccia ad un ascoltatore smaliziato... "How young and innocent we were" invece previene qualsiasi malinteso)

Il problema si pone invece quando il musical cambia radicalmente trama e musica tra le varie versioni in scena. Uno degli autori più soggetti a questa malattia è senza dubbio Frank Wildhorn, l'autore di Jekyll & Hyde, The Scarlet Pimpernel e Dracula. Ognuno di questi musical ha subito notevoli rimaneggiamenti nel corso delle varie versioni che si sono susseguite. Non conosco abbastanza bene Pimpernel e Dracula per affrontare un dibattito su questi musical, per cui vi propongo un raffronto tra il "Complete Recording" di Jekyll & Hyde (quello con Anthony Warlow nel doppio ruolo del protagonista) e l'"Original Broadway Cast" che è effettivamente stato in scena a NY. Ovviamente il confronto potrà essere solo parziale, perché posso basarmi solo sui due CD, non avendo mai visto lo spettacolo dal vivo. Senza contare che il Complete Recording è per sua natura Completo, mentre l’Original Broadway Cast riporta solo delle Highlights. 31, ma sempre solo highlights.

 

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Già all’inizio ci sono le prime differenze: subito dopo il PROLOGUE, nel Cd del Complete Recording c’è l’intensa I NEED TO KNOW, dove il dottor Jekyll dichiara il suo desiderio di comprendere la natura umana, i motivi per cui questa si rivolge sempre al male piuttosto che al bene, e chiede a Dio di aiutarlo nella sua ricerca che è volta al bene della comunità. L’Original Broadway Cast invece ha sostituito questa canzone con LOST IN THE DARKNESS: Jekyll è al capezzale del padre malato che sta perdendo la ragione: il "movente" per le sue ricerche è quindi la speranza di aiutare il padre a recuperare la lucidità (If I could reach you/I'd guide you and teach you/To walk from the darkness/Back into the light”… “I promise you this/Till the day that I die...”). Parere personalissimo e spassionato: LOST IN THE DARKNESS non vale mezza I NEED TO KNOW

I due Cd scorrono poi in parallelo per un buon pezzo: c'è infatti FASSADE, una canzone dell’ensemble che ribadisce il tema della doppiezza dell’uomo, delle maschere che ognuno di noi porta. Mentre però nel CR la canzone è cantata dai proletari di Londra e critica aspramente gli aristocratici, nell’OBC il testo è stato tagliato e riscritto per adattarsi a tutti gli uomini, al di là della loro classe sociale. Nell’Original Broadway Cast FASSADE si ripropone in diverse riprese, a sottolineare e commentare quello che avviene sul palco.

La sequenza del fidanzamento del dottor Jekyll con Lisa (o Emma, se parliamo dell’OBC) è più o meno uguale in entrambi i CD: in entrambi i casi abbiamo Lisa/Emma che rifiuta un suo ex pretendente, Simon Stride (LISA CAREW/EMMA’S REASON), e Jekyll che confessa alla sua fidanzata la sua ossessione per il suo lavoro, che considera la sua missione (POSSESSED/ I MUST GO ON) per proseguire con il duetto d’amore TAKE ME AS I AM.
Diciamolo chiaro: il librettista di Wildhorn non eccelle nelle canzoni d'amore... Il duetto è piuttosto piattarello e banalotto, con versi come “Look in my eyes - who do you see there?/Someone you know or just a stranger?/If you are wise, you will see me there./Love is the only danger” e poi ancora “Give me you hand, give me your heart!/Swear to me, we'll never part”.

Un’altra grossa differenza tra i due Cd è la prima canzone di Lucy Harris, la star del Red Rat, un locale di dubbio gusto dove Jekyll e Utterson si recano (nel CR dopo la scena del BOARD OF GOVERNORS, dove a Jekyll viene negato il permesso di continuare i suoi esperimenti). Nel CR Lucy canta una canzone divertente e piena di doppi sensi sul suo bisogno di uomini, BRING ON THE MEN (So many men, so little time/I want 'em all - is that a crime?/I don't know why they say that I'm too easy…), mentre nell’OBC entra in scena cantando GOOD’N’EVIL, dove ancora una volta si ripropongono i temi di cosa è il bene e cosa è il male (Good and evil/And their merits/Men have argued through history…”). Personalmente preferisco di gran lunga BRING ON THE MEN, è un pezzo scanzonato, dal ritmo divertente, mentre GOOD'N'EVIL non mi fa impazzire.

Le scene centrali del musical, THIS IS THE MOMENT e la prima TRANSFORMATION di Jekyll in Hyde non cambiano da un Cd all’altro (e vorrei vedere!!) Invece, già la prima song di Hyde, ALIVE, è nuovamente diversa. Nel CR si presenta una sola volta in una versione più lunga. Nell’OBC invece è divisa in una prima parte e in una REPRISE proprio in chiusura del primo atto.

Soltanto lievemente diverso è il pezzo HIS WORK AND NOTHING MORE, un quartetto tra Jekyll, Utterson, Lisa/Emma e Sir Danvers in cui tutti esprimono preoccupazione per la sfuggevolezza dello scienziato. E… indovinate? Personalmente preferisco la versione del Complete Recording, più lunga, più completa e anche più melodica nella parte del duetto tra Lisa e suo padre.

 

Nel corso del secondo atto i due CD si distanziano in maniera ancora più sostanziale che nel primo atto. Il CR infatti presenta diverse canzoni che sono state tagliate dalla versione di Broadway.

Dopo MURDER, MURDER, che apre il secondo atto in entrambi i CD, nel CR abbiamo il duetto LETTING GO tra Lisa e suo padre. La prima delle canzoni tagliate nella versione di Broadway è THE WORLD HAS GONE INSANE, in cui Jekyll esprime il suo terrore per quello che gli sta accadendo (a questo punto della storia Hyde ha già ucciso cinque persone). Il testo è particolarmente descrittivo, tanto che alcuni fan americani sostengono che la canzone sia stata tagliata da Broadway perché troppo disturbante per un pubblico medio. (A pack o' wolves is howling at my door!/I'm living in a non-stop nightmare,/Dead men's dreams!/Filled with screaming pain!” e poi ancora “Fiendish creatures leave their graves to taunt me!/Old friends risen from the dead to haunt me!/Godforsaken images that daunt me/Drowning in an endless flood of blood!”).

Un’altra delle canzoni tagliata per Broadway è THE GIRLS OF THE NIGHT, cantata dalle ragazze del Red Rat. Ora, se posso capire il taglio di THE WORLD HAS GONE INSANE, non capisco cosa abbia di disturbante una canzone cantata da un gruppo di prostitute che rimpiangono la loro situazione. A meno che nella puritana America non si debba parlare di prostitute, o immaginare che abbiano una vita…

Tutto quello che segue è più o meno simile tra i due Cd: il duetto a distanza di Lucy e Lisa IN HIS EYES, dove le due donne esprimono con parole simili i loro sentimenti per Jekyll, la tristezza di Lisa nel constatare la distanza che si è creata tra lei e Jekyll (ONCE UPON A DREAM), il duetto tra Hyde e Lucy (posso dirlo? Secondo me sensualissimo ) DANGEROUS GAME, dove entrambi ammettono l’attrazione che sentono per l’altro e la canzone di Lucy A NEW LIFE, dove la prostituta si augura di poter cominciare una nuova vita più felice prima di cadere vittima di Hyde. E poi NO ONE MUST EVER KNOW/ THE WAY BACK, dove Jekyll constata disperato che i suoi esperimenti sono falliti, e la CONFRONTATION tra le due personalità che ormai convivono dentro di lui.

 

Queste differenze si sono spesso riproposte nelle varie produzioni estere. Mentre ad esempio le versioni austro-tedesche seguono in misura maggiore il Complete Recording, e includono “Die Welt ist völlig irr” e “Mädchen der Nacht”, altri paesi si sono rifatti alla versione di Broadway, e addirittura ci sono compagnie che “miscelano” le due versioni.


Personalmente, come credo sia chiaro, preferisco di gran lunga la prima versione, quella del Complete Recording. A mio modo di vedere, la storia funziona bene, le canzoni erano incisive, le liriche interessanti (anche se probabilmente qualcosina da limare c’era). I cambi che sono stati fatti per l’apertura a NY sono stati tutti per il peggio. Tutte le canzoni aggiunte fanno rimpiangere, IMHO, quelle originali. Non riesco a capire per quale motivo Wildhorn abbia effettuato queste modifiche. Se è vero che li ha fatti per rendere lil suo musical più digeribile a Broadway, c'è da chiedersi perché quello che va bene per un pubblico europeo non sia accettabile per un pubblico americano...


****EDIT: Ho scritto tutto questo bel post (che tra parentesi non voleva farsi scrivere, mi è toccato ricominciarlo tre volte) e poi ho pescato questo link: http://www.theatre-musical.com/jekyll/myarticle.html Che spiega in inglese, ma in maniera molto piu chiara di me quello che volevo dire io...

giovedì 20 settembre 2007

"And so I'm back"...

Dopo quattro giorni di degenza in ospedale mi hanno rimandato a casa stamani...  Ho ancora i punti (me li tolgono lunedì), ma in considerazione del taglio che mi hanno fatto, non sto poi troppo male... Solo che non posso ridere troppo, perché mi tirano tutti i muscoli addominali tagliati dall'operazione...


E adesso ho 15 giorni di convalescenza a casa. Considerando che l'operazione non ha intaccato le mie facoltà critiche, potrei dedicarmi a diversi post che ho in mente...

giovedì 13 settembre 2007

Comunicazione di servizio

Carissimi & fedeli lettori (also known as Franz & Joseph... ),


Vi avviso che la prossima settimana, causa ricovero ospedaliero, non sarò online. Lunedì mattina alle 7.00 mi aspetta il chirurgo per aprirmi la pancia... Se tutto si svolge regolarmente, mi dovrebbero dimettere giovedì o al massimo venerdì. Quindi non preoccupatevi se per qualche giorno non mi vedete...


Per il tempo in cui sarò ricoverata (e poi anche per il periodo della convalescenza) ho intenzione di leggere i Miserabili: potrei trarne qualche spunto interessante per qualche discussione su questo blog... (Anche se ultimamente la mia testa è tutta un rifrullo di idee che vorrei discutere con voi. Decisamente, le idee non mi mancano, è il tempo di concretizzarle che è poco... )


Voglio comunque lasciarvi con una buona notizia. Le Vereinigten Bühnen Wien compiono 20 anni, e si (e CI) fanno gli auguri con un superconcerto a Vienna con star come Pia Douwes, Maya Hakvoort, Susan Rigvava-Dumas, Carin Filipcic, Marjan Shaki, Uwe Kröger, Thomas Borchert, Lukas Perman...


Ecco il link della notizia ufficiale: http://www.musicalvienna.at/produktionen/uebersicht/aktuell/t6_296


Non sarebbe brutto andarci, eh?


 

martedì 11 settembre 2007

"Legally blonde" su MTV

Ecco un'altra riprova (se ne avessimo avuto bisogno) del divario musical-e che esiste tra l'Italia e il resto del mondo...


Fonte. In pratica MTV ha deciso di registrare live una performance del musical "Legally blonde", basato sul film con Reese Witherspoon, e di trasmetterlo in TV mentre lo spettacolo è ancora in scena a Broadway.


Una mossa interessante e in parte coraggiosa, visto che un passaggio TV potrebbe incidere negativamente sugli incassi dello spettacolo (e poi negli Stati Uniti non si corre il rischio di pirateria?). MTV è un canale pensato per i giovani, ed il fatto di proporre un intero musical potrebbe essere utile per avvicinare una nuova generazione a Broadway. La scelta del musical è anche piuttosto azzeccata. Si tratta di uno spettacolo leggero, divertente e ironico, basato su un film che ha avuto un discreto successo qualche anno fa. Non un salto nel vuoto quindi per lo spettatore, ma un qualcosa di già conosciuto, e di gradevole... Non quei polpettoni lacrimosi che piacciono a me... ;-P


Chissà cosa potrebbe succedere in Italia con una mossa del genere... Che spettacolo verrebbe scelto? Che audience farebbe? Potrebbe avere un effetto positivo sul pubblico della TV? "Ai posteri l'ardua sentenza" direbbe un certo Alessandro...


Comunque in questo momento la domanda vera è un'altra... Chi di voi prende MTV America con il satellite e registra "Legally Blonde" per tutti??? ;-)))

venerdì 7 settembre 2007

Ancora TV

Stamani ho comprato "Tv sorrisi e canzoni", per leggere un'interessante intervista alla svizzera più amata dagli Italiani, Michelle Hunziker, e delle sue intenzioni lavorative per il prossimo anno. (Franz sa di cosa parlo...)


Ma non è di questo che voglio parlare oggi, anche perché non ho voglia di fare l'ennesima inutile polemica sullo "stunt-casting" nel teatro italiano e sulla presunzione di certi personaggi che credono di essere in grado di fare tutto (o sulla falsità degli amici che glielo fanno credere).


Volevo piuttosto segnalarvi altri due appuntamenti musicali (o quasi ) in onda in questi giorni sui canali in chiaro della nostra TV.


1 - Mercoledì 12 settembre, ore 9.05, Raitre: "Viale del tramonto" (Ci credete che ne parlavo proprio ieri sera?)
2 - Sempre Mercoledì 12 settembre, ore 21.05, Raidue: "Mary Poppins"


"Viale del tramonto" oltre ad essere un capolavoro del cinema già di suo, ha dato anche lo spunto ad ALW per scrivere uno dei suoi migliori spettacoli, "Sunset boulevard". Gloria Swanson offre in pratica l'interpretazione di se stessa, mentre William Holden è davvero convincente nella parte di Joe (il mio personaggio preferito però resta Max, il marito - domestico di Norma).


E "Mary Poppins" è uno di quei film che non importa quanto siano zuccherosi, né quante volte li abbia già visti, riguardo sempre volentieri. Julie Andrews è al top della forma, e canta divinamente... Anche doppiata in Italiano...  La mia canzone preferita è quella della vecchietta che dà da mangiare ai piccioni, che non ho mai saputo se è stata mantenuta nello spettacolo...

giovedì 6 settembre 2007

Off topic

...ma doveroso post-delirio sulla scomparsa del più famoso tenore italiano.


Penso che quasi tutti noi che amiamo il musical siamo in qualche modo legati all'opera. Magari abbiamo proprio cominciato con la lirica, virando poi su un genere più contemporaneo. Oppure, di musical in musical ci siamo avvicinati all'operetta e poi alla sua sorella maggiore...
E al di là di questo, non credo sia possibile essere italiani ed ignorare completamente la forma d'arte che più di ogni altra ci rappresenta nel mondo. In fondo lasciamo volentieri il balletto ai russi, il cinema ai francesi e agli americani, e il teatro agli inglesi, ma siamo orgogliosi di essere la patria del "Bel Canto"... Chi di noi non ha MAI cantato "Vincerò", "Che gelida manina" o "Libiamo ne' lieti calici", per lo meno da solo sotto la doccia? 


Al di là della sua bravura tecnica (sulla quale non sono in grado di esprimermi), Luciano Pavarotti era diventato un po' un simbolo, tutti lo conoscevano e lo ri-conoscevano anche per i suoi concerti con Carreras e Domingo, e per i vari Pavarotti & friends, che di tanto in tanto anche la Rai ci presentava.  Non vi so dire quanti CD ci siano in casa mia, più o meno nuovi, che riportano sotto il titolo "Luciano Pavarotti".


Che il tenore fosse malato si sapeva da tempo, e ne avevamo avuto conferma anche in Agosto, quando era stato ricoverato a Modena. Ma la fine è stata improvvisa, e forse è meglio così per tutti. Ci mancherà Luciano, con quella sua aria da Babbo Natale, quel sorriso aperto e simpatico, e con la sua voce che l'ha reso famoso in tutto il mondo.