mercoledì 24 dicembre 2008

Nooo...

Leggo ora che stasera ci sarà in TV un vecchio classico del cinema musicale degli anni d'oro, "Sette spose per sette fratelli" (Rete4, ore 21.10). Proprio pochi giorni fa mi chiedevo perché non si vedevano più questi vecchi film in prima serata... Si vede che Silvio ha sentito le mie preghierine e ha subito riparato. Peccato che stasera, come tanti italiani, non sarò seduta davanti alla TV: la viglia di Natale ci sono altre cose da fare che non guardare vecchi film. E così mi perdo l'occasione di vedere un film che non ho più visto da svariati annetti, e chissà per quanti altri dovrò aspettare ...


In compenso ho una mezza idea di andare a vedere, il 3 o 4 gennaio, il "Jesus Christ Superstar" della compagnia RockOpera che approda al Saschall di Firenze. Jesus Christ è un classico che non mi stanca mai. Per di più, quando le compagnie si fermano al Sashall, i prezzi restano sempre molto popolari... Che non è mai una cosa da disprezzare. Che c'entra, io spendo e ho speso cifre importanti per il teatro (vedi le varie trasferte in terra tedesca), ma se c'è la possibilità di risparmiare e vedere uno spettacolo di buon livello, come sembra sia questo di RockOpera (qui l'intervista di Franco Travaglio al fondatore Simone Giusti), tanto meglio...  


E con questo chiudo le trasmissioni. Oggi pomeriggio parto per la Maremma, terra del fidanzato e dei suoi parenti. Dovremmo tornare il 28 dicembre e passare qualche giorno a casa, ma non so se ci risentiremo prima del 2009. Per cui a tutti quanti un augurio sincero di un buon Natale, da passare con le persone che amate, e un ottimo 2009, ancora migliore di questo 2008 che ci saluta.



 


 

mercoledì 17 dicembre 2008

"Consigli per gli acquisti"

(mi sento molto Costanzo...)


Il Natale ormai è alle porte ed è il momento di fare regali e pensierini ad amici e parenti. Se alcuni di loro condividono la vostra passione per il musical (o se non hanno idee e vi chiedono cosa possono regalarvi), proponete un buono da spendere su soundofmusic.de... Sembra che la fine del 2008 e l'inizio del 2009 saranno ricchi di uscite discografiche interessanti...


  




















Intanto, è già disponibile il "Demo recording" in inglese di "The Count of Montecristo", il lavoro di Frank Wildhorn che dovrebbe debuttare a marzo 2009 al teatro di St. Gallen in Svizzera. Questo demo è interpretato da Thomas Borchert (che sarà Edmond Dantes anche nella versione che aprirà), insieme a vari artisti tedeschi e americani del calibro di Pia Douwes, Patrick Stanke, Jesper Tydén, Alexander Goebel, Brandi Burkhardt.
A fine gennaio (e quindi pochi giorni dopo la premiere, se non vado errata) dovrebbe uscire il "Bremen Cast Recording" di Marie Antoinette, l'ultimo musical dalla penna di Kunze - Levay. Devo dire che questo CD mi attira abbastanza...  Del resto lo spettacolo ha avuto la sua prima in giappone, e io non riesco proprio ad ascoltare cd in lingue che non mastico almeno un pochino.... Quando finalmente uscirà in tedesco, almeno potrò farmi un'idea migliore della storia e dei testi.
... Problema che invece non si porrà la terza uscita interessante del periodo: il CD olandese di Sunset boulevard, che è atteso (sembra) per la fine di gennaio. Conosco così bene la musica, la storia, i testi in inglese che non avrò bisogno di familiarizzare con la storia. E poi ormai mi sembra di conscere anche l'olandese a forza di sentirlo in musical che conosco già dalle loro versioni tedesche e inglesi...  
Infine segnalo il singolo promozionale del Rudolf di Wildhorn, "I was born to love you", duetto d'amore (l'avreste mai detto dal titolo??) tra Rudolf e Mary interpretati da Drew Sarich e la nuova scoperta Lisa Antoni (che secondo me ha radici italiane, anche se non ho trovato conferme). Io non amo molto i duetti d'amore, e meno ancora i demo promozionali dove la stessa canzone è reinterpretata in chiave pop, rock, funky e chi più ne ha più ne metta, quindi questo cd non rientra nelle mie priorità. Però de gustibus...

venerdì 5 dicembre 2008

"Kein Kommen ohne Gehen"

Con l'ultimo ordine da Soundofmusic.de (ad un anno esatto dal precedente, neanche a farlo apposta) ho preso anche il cd di Felix Martin "Der letzte Tanz". Felix è Der Tod nel cast attuale di Elisabet che è in tour in Svizzera, a Zurigo. E' un attore che non conosco molto, avendolo solo sentito in qualche cd, tra cui quello del 10. anniversario di Elisabeth, ma che in realtà ha una lunga carriera musical-e alle spalle, qui un po' di curriculum.
Questo albumino promozionale mi ha incuriosito: solo cinque tracce, tutte tratte da Elisabeth. Oltre a "Der letzte Tanz" ci sono "Wenn ich tanzen will" in duetto con Annemieke van Dam e "Die Schatten werden länger" con Olivier Arno (entrambi nel cast attuale di Elisabeth)... e poi due canzoni interessanti: la versione in inglese di "Der letzte Tanz" e quella in tedesco di "Kein Kommen ohne Gehen".


Felix Martin (pur essendo tedesco) ha un accento tutto particolare, almeno quando canta. In "Der letzte Tanz" in particolare sembra che invece di Tanz pronunci "Tchanz" o "Chance", cosa che mi irrita parecchio. Almeno al mio orecchio di Italiana, l'accento sparisce nelle altre canzoni in tedesco, per ritornare però quando Felix affronta l'inglese. Prescindendo da quest'accento un po' così, "The final dance" è un adattamento accettabile e scorrevole della prima grande "hit" della Morte. Non ho idea del motivo per cui questa versione sia stata inserita in questo mini CD, però è un brano piacevole da ascoltare.


Comunque trovo più interessante l'inserimento in una lingua che capisco di "Kein Kommen ohne Gehen". Questo brano è stato introdotto da Kunze e Levay nelle versioni ungherese e giapponese del musical per dare un altro assolo alla Morte, e si colloca all'inizio dello spettacolo, subito dopo che la giovane Sissi è caduta dal trapezio. Qui la Morte dichiara il suo amore per Elisabeth, che ha appena salvato. Ora, è chiaro che si tratta di opinioni personali, ma questa Morte che scopre subito i suoi sentimenti in maniera così plateale non mi piace.
In my humble opinion, il fascino del personaggio della Morte sta nel suo essere freddo, distaccato, soprannaturale. Se appena vede Elisabeth se ne esce in una canzoncina che starebbe bene addosso ad un Raoul qualunque mi sembra che il  personaggio ne esca molto indebolito. Tra Elisabeth e la Morte non c'è mai il rapporto che c'è tra due innamorati, anzi... Sono due figure che pur essendo attratti l'uno dall'altro sono troppo forti ed orgogliosi per cedere. In più di un'occasione i loro duetti assomigliano più a confronti aspri che non ad un classico duetto d'amore (ad esempio la parte finale di "Elisabeth, mach auf...", "Wenn ich tanzen will", il finale della "Totenklage":.. Persino alla fine dello spettacolo, quando le cose sembrano chiuse, Elisabeth ripete che lei appartiene solo a sé). Con Elisabeth la Morte è più spesso minacciosa che non romantica... anche perché forse la stessa Sissi non accetterebbe le smancerie di Raoul, tanto per continuare il paralllelo con Phantom of the Opera.
Sempre secondo me, la Morte non deve aprirsi tanto, ma deve rimanere misteriosa e il più silenziosa possibile. Solo la sua presenza in scena deve bastare per catalizzare l'attenzione di tutto il pubblico, senza bisogno delle parole; del resto i suoi sentimenti risultano chiari già dai gesti che compie, e sono sottolineati dai commenti di Lucheni. 


Insomma, come ascolto "una tantum" la canzone è gradevole e interessante... Ma secondo me i nostri Kunze - Levay hanno fatto bene a non inserirla nella struttura del musical. Funziona bene nella versione giapponese, dove la storia è stata trasformata in una classica vicenda amorosa con protagonisti Sissi e la Morte, ma molto meno bene nelle nostre versioni europee un po' meno sentimentali e più "intelletualoidi" e ricche di simbolismi.


Di seguito testo e (bozza di) traduzione, così per farvi un'idea. Come detto, questo testo non mi convince molto, almeno non per il personaggio della Morte. Comunque, "leggete e giudicate".


Kein Kommen ohne Gehen
Kein Leuchten ohne Nacht
Ohne Enttäuschung kein Verstehen
Schatten die sich drehen
Durch unsichtbare Macht
Ewiges Werden und Vergehen
Aber seit dem Augenblick
Als dein Blick mich verstand
Ist in der Sehnsucht plötzlich Klarheit
In dem einen Augenblick
Als dein Gefühl mich fand
Wurde aus Ahnung plötzlich Wahrheit
Statt dich zu führen
Um dich zu überwinden
Will ich geliebt sein
Und meine Hoffnung an dich binden
Denn ich will
Dass du mich willst
Und dich zu mir bekennst
Um deinen Traum
In mir zu finden
Seit dem einen Augenblick
Als dein Blick in mir las
Hab ich Gefühle,
Die mich treiben
Seit dem einen Augenblick
Als ich mich selbst vergaß
Hab ich den Wunsch,
Dir nah zu bleiben
Statt meinen Auftrag
schweigend auszuführen
Will ich geliebt sein
Und deine Wärme in mir spüren
Denn ich will,
Dass du mich willst
Und dich zu mir bekennst
Bis dahin warte ich -
Ich will dich erst
Wenn du mich willst
Erst wenn du mich erkennst,
Soll deine Seele mich berühren



Non c'è ritorno senza andata
Non c'è luce senza notte
senza delusione non c'è comprensione
ombre che si muovono
spinte da una forza invisibile
un eterno divenire e poi svanire
ma da quel momento
in cui il tuo sguardo mi ha compreso
ho capito ciò che desidero
in quel momento
in cui ho incontrato il tuo sentimento
il mio presagio è diventato verità.
Invece di guidarti
e di sopraffarti
voglio essere amato
e legare a te la mia speranza
perché voglio
che tu mi desideri
e che ti dichiari a me
per trovare in me
il tuo sogno.
Da quel momento
in cui il tuo sguardo mi ha letto dentro
sono guidato
dai sentimenti
da quel momento
in cui mi sono lasciato andare
ho il desiderio
di starti vicino
invece di compiere
il mio compito in silenzio
voglio essere amato
e sentire in me il tuo calore
perché voglio
che tu mi desideri
e che ti dichiari a me
aspetterò per quel momento
ti vorrò solo
quando tu lo vorrai
solo quanto mi riconoscerai
la tua anima potrà sfiorarmi...