venerdì 26 novembre 2010

Si avvicina il Natale...

... e anche i siti di musical danno i consigli per i regali.

Ho trovato questo articolo su musicalzentrale.de che suggerisce 24 cd che non possono mancare in nessuna collezione. Sono sincera, secondo me questo elenco è un po' limitato. Indica principalmente cd relativamente recenti e molti di questi sono musical tedeschi (vedi Bonifazius, Schuh der Manitu o Klimt). Però chissà, tra questi consigli potete trovarci un cd che vi stuzzica...

domenica 21 novembre 2010

Rieccoci!


In realtà siamo rientrati già la settimana scorsa, ma tornare a casa (e al lavoro) dopo 26 giorni di ferie è stato abbastanza scioccante.
Mi sono trovata sommersa dai panni da lavare accumulati in un mese di tour degli Stati Uniti (e il "bel" tempo italiano non mi sta aiutando), e dal lavoro rimasto fermo durante la mia assenza... Ma ne è valsa la pena, e sarei pronta a rifarlo subito!

L'America è un paese unico sotto tanti punti di vista, e non tutti positivi. Ma non voglio aprire un dibattito sugli Stati Uniti... Solo pubblicare qualche foto di una delle capitali mondiali del Musical, ovvero New York.

Come tutti dovreste sapere, Broadway significa semplicemente "strada larga", tant'è che ce n'è una in ogni città d'America. Quella di New York taglia Manhattan da cima a fondo, dal Financial District alla fine di Central Park. Ma per noi appassionati di musical è semplicemente "LA STRADA". La strada su cui, da Times square in poi si affacciano tutti i teatri della città. 


Proprio in Times Square (che non è una piazza secondo i nostri canoni, ma più uno slargo, pur enorme... ) si trova il Minskoff Theater, dove dal 2006 è in scena il Re Leone. Ma il teatro potrebbe anche passare inosservato, vista la quantità enorme di pubblicità ad altri spettacoli che è presente sulla piazza:



Nel centro di Times Square si trova il famoso TKT Booth, dove a partire dal pomeriggio vengono venduti a prezzi ridotti i biglietti per gli spettacoli della sera stessa. (oppure in mattinata vengono venduti i biglietti per la matinée). Ammetto la mia snobberia: non ci sono andata. Poco dopo le 2 si era creata una coda enorme, e farla tutta voleva dire sottrarre tempo al nostro giro turistico della città... e magari non trovare neanche i biglietti, che invece ho comprato ad un prezzo accessibile in un centro per turisti senza fare neanche molta fila... :-)



Il mio neo marito aveva affidato a me la scelta dello spettacolo da vedere (uno soltanto su quattro notti a New York), e io ero piuttosto indecisa. L'offerta è vastissima, e si va da musical leggeri a spettacoli un po' meno divertenti. Avevamo deciso di comune accordo di non vedere spettacoli che avevamo già visto, per cui niente "Wicked" e niente "Mamma mia!".  Ci sono stati offerti biglietti a prezzi stracciati per "American Idiot" (preoccupante, considerando che lo spettacolo ha aperto quest'anno) e per Chicago: poteva essere una scelta al risparmio. Avevo letto recensioni entusiastiche del nuovo West Side Story, e di "In the Heights", e soprattutto il primo mi interessava molto. Pensavo anche che uno spettacolo tratto da un film potesse interessare in maniera maggiore Federico, che almeno avrebbe conosciuto già la trama. Chi non conosce "Mary Poppins" o "Billy Elliott"?? 
"But a voice filled my spirit with a strange, sweet sound - in that night there was music in my mind - and through music my mind began to soar...." Non riuscivo a togliermi dalla testa l'idea che DOVEVO vedere ancora una volta il Fantasma dell'Opera, risentirlo nella sua purezza, prima che il film e il suo malefico sequel ne rovinassero il suo godimento per ogni vero Phan. 
Il musical permea anche la cultura popolare di New York: date un'occhiata a queste maglie che abbiamo visto nel negozio delle M&M's (sempre a Times Square)

 

Certo, le famose pastigliette di cioccolata sono le protagoniste, ma i riferimenti agli spettacoli di maggior successo di New York sono chiari anche a chi non è un appassionato di teatro. Ho cercato disperatamente di comprare quella con Wicked, ma l'unica taglia disponibile era l'extra large. Considerando che porto una media, mi è sembrato un acquisto un po' avventato, e ho rinunciato... :-(

Ah, non vi ho ancora detto che cosa sono andata a vedere alla fine? Risposta ovvia, miei cari...

... e recensione a seguire nei prossimi giorni.