giovedì 26 aprile 2012

Le fisse del traduttore...

E' vero che l'istinto del vero traduttore è stuzzicato dalle cose difficili, ed è anche vero che ultimamente sono in un periodo molto "Les Mis".
Ma tentare di fare una versione cantabile (tra l'altro, io che non sono mai riuscita a portare a termine nessuno dei miei progetti di adattamenti vari) di "Bring him home" rasenta il masochismo linguistico.
La maggiore difficoltà del brano secondo le mie modeste competenze è la brevità dei versi. Solo gli inglesi possono inventarsi canzoni dove i versi sono composti da tre sillabe... Ditemi voi come ci si può cavare con l'italiano, dove persino le parole più banali hanno almeno tre sillabe. :-S


Vabbé, per ora ci studio un po' su... Qualcosa sta quasi venendo fuori, ma ci sono ancora diversi punti su cui lavorare. Vediamo se per una volta vale la pena di pubblicare i risultati. :-D

sabato 14 aprile 2012

Proprio 100 anni fa...

Il 10 aprile del 1912 salpò da Southampton diretta a New York la nave più famosa della storia, il Titanic. Si trattava del viaggio inaugurale di una nave che doveva rappresentare l'apice delle navi, sia dal punto di vista della tecnologia che dal punto di vista del lusso. 
Tuttavia, come tutti sanno, il viaggio inaugurale si interruppre brutalmente il 14 aprile nell'impatto con un iceberg che squarciò la chiglia del transatlantico provocandone l'affondamento.
Gli elementi per un grande dramma c'erano tutti: la nave più grande e più moderna al mondo nel suo viaggio inaugurale, i 2200 passeggeri di tre classi sociali diverse, tra cui molti dei personaggi più in vista dell'epoca (Guggenheim, John Jacob Astor, Strauss, l'inaffondabile Molly Brown)... E poi ancora storie d'amore nate e subito finite, atti di eroismo disinteressati e meschinerie.


A questa tragedia Maury Yeston dedicò un musical che aprì a Broadway nel 1997 (lo stesso anno del film di James Cameron...). Lo spettacolo venne criticato da molte recensioni, ma rimase aperto per due anni, fino al marzo 1999, vincendo inoltre il Tony per il miglior musical (oltre ad altri quattro premi) proprio nel 1997.
E' uno spettacolo che secondo me condensa in maniera egregia una tragedia che in tanti hanno raccontato, e lo fa non soffermandosi su pochi personaggi, ma passando a volo d'uccello sui sogni, i desideri e le ambizioni di moltissime persone di ogni classe sociale. I brani di Yeston riescono a catturare perfettamente gli stati d'animo dei personaggi, soprattutto nei numeri d'ensemble: la meraviglia di chi osserva il Titanic ("There she is", "The largest moving object"), l'impazienza e i sogni di chi vuole salpare verso una vita migliore ("I must get on that ship", "Lady's maid"), la fiducia in un'epoca che sembra offrire solo miglioramenti ("What a remarkable age"). E poi, quando il dramma si spiega, la musica cambia, con le varie melodie che si intrecciano e si intersecano mentre gli eventi si fanno sempre più concitati. In questa seconda parte dello show la musica si fa più cupa e drammatica, come in "The blame" e soprattutto nella sequenza "To the lifeboats/We'll meet tomorrow" (che non manca mai di farmi venire un certo magone...). 
Yeston è riuscito anche ad inserire un pezzo di storia nello spettacolo: "Autumn", che conclude il primo atto dello show, è effettivamente l'ultimo brano che l'orchestra suonò sul ponte, insieme all'inno religioso "Nearer my God to Thee" (anche se non sono riuscita a capire se il compositore abbia riadattato la musica originale o si sia solo ispirato per il titolo).


Il problema che potrebbe venirsi a creare con un musical che introduce una tale quantità di personaggi è che lo spettatore potrebbe non sentirsi legato a nessuno di loro, ma non mi sembra che sia questo il caso. Credo che non sia difficile provare simpatia per un gruppo di persone che cerca di trovare una vita migliore e trova invece una morte tragica, e che quindi sia gli emigranti della terza classe che tutti i macchinisti del Titanic riescano a suscitare nel pubblico l'attaccamento affettivo necessario per interessarsi ai loro destini. 
Allo stesso modo alcuni dei personaggi della prima classe sono delineati in maniera da suscitare la simpatia degli spettatori, in maniera particolare gli Strauss, con Ida che rifiuta di salvarsi per rimanere accanto al marito. L'unico personaggio che mi risulta decisamente odioso è Alice Beane, la donna di seconda classe che sogna di danzare con i "vip" di cui conosce vita, morte e miracoli. Si tratta di un personaggio futile, il cui unico interesse sembra essere quello di essere informata sui passeggeri di prima classe. Non si tratta di un problema dell'attrice (Victoria Clarke nell'OBC), ma proprio del modo in cui il personaggio è costruito. Comunque, giustamente, non tutti i personaggi sul Titanic possono essere simpatici... ;-))


Secondo me Titanic è un ottimo musical che omaggia in maniera delicata e sensibile la più grande sciagura nautica della storia, e forse vale la pena riscoprirlo, sfruttando la ricorrenza di oggi...

sabato 7 aprile 2012

Sarò banale...

Ma per me Pasqua è - prima di tutto - questo:


In seconda battuta, per quello che riguarda il "nostro" ambito, non posso fare a meno di ascoltare e riascoltare Jesus Christ Superstar, dalla domenica delle Palme fino al giorno di Pasqua (anche nel resto dell'anno lo ascolto volentieri, ma in questo periodo mi sembra ancora più appropriato). 
E ogni volta mi stupisco di quanto Tim Rice sia riuscito a mantenere i testi dei Vangeli e a trasformarli in musica rock che a quarant'anni di distanza resta attuale e godibile... 


Buona Pasqua a tutti i miei lettori!

lunedì 2 aprile 2012

Elisabetta e Rebecca


Che ovviamente non sono due mie amiche, almeno non nel senso più stretto del termine.

Ci sono aggiornamenti per entrambi gli spettacoli del duo Kunze & Levay: Elisabeth continua la sua tournée, che si concluderà a Trieste a maggio, per prepararsi poi ai festeggiamenti per il suo ventesimo compleanno che si terranno a Vienna. Non credo che nessuno spettacolo europeo (fatta eccezione per i "mostri" anni '80 del West End) abbia mai avuto una durata del genere...
Anche la tournée di Elisabeth è sicuramente notevole: io la vidi nei suoi primi mesi a Berlino nel lontano agosto 2008: sono passati oltre tre anni e mezzo, e nel frattempo l'imperatrice ha continuato a girare per la Germania, proprio come la vera Elisabeth, irrequieta e sempre in movimento.
Di questo tour è stato registrato un album di cui si leggono in giro ottime recensioni. Si tratta della terza registrazione live dello spettacolo (dopo Vienna 1995 e Vienna 2005, entrambi con Maya Hakwoort nel ruolo di Elisabeth), e sicuramente offre una ventata di freschezza.

Per quanto riguarda il 20. compleanno di Elisabeth, si sa che lo spettacolo riaprirà al Ronacher in settembre per una stagione intera (almeno stando al sito delle VBW, che vende i biglietti fino a giugno), con un cast ancora tutto da annunciare. Da una parte sono contenta che lo spettacolo torni a Vienna... Ma dopo aver visto i 25. compleanni del Fantasma e dei Miserabili, forse avrei apprezzato di più un grande evento unico nel suo genere che non un altra produzione dello spettacolo.

Per Rebecca invece appare confermato il debutto nel 2012, non più in primavera come era stato inizialmente previsto, ma in autunno. Il ritardo è stato dovuto ad una difficoltà nel reperire i fondi necessari per aprire in grande stile la produzione, che però è stata risolta in tempi più rapidi del previsto. Non è ancora confermato se il cast sarà lo stesso annunciato a dicembre, ma dopo averla vista nel Phantom of the Opera, sarei curiosa di vedere Sierra Boggess affrontare un ruolo diverso da quelli Lloyd-webberiani...