giovedì 31 dicembre 2009

By this time next year...


Tanti auguri per un 2010 che porti a tutti quanti serenità e la realizzazione di tutti i vostri desideri!!


Buon 2010!!


lunedì 14 dicembre 2009

Tanz der Vampire, 15.11.2009

Quando ho cominciato ad appassionarmi di musical, c’erano tre spettacoli che mi sarebbe piaciuto vedere: Phantom of the Opera, Elisabeth e Tanz der Vampire. Oggi, a oltre cinque anni di distanza, ce l’ho finalmente fatta a completare il trittico.
Inoltre, speravo ardentemente di riuscire a vedere live anche il terzo dei miei miti austro-ungarici (dopo Pia e Uwe), Thomas Borchert, in un ruolo che da qualche anno è diventato “suo” (senza contare il fatto che gli hanno fatto anche interpretare il Dracula di Wildhorn... ) In questo momento, comunque, il caro Thomas fa la spola con St. Gallen, dove va in scena “Der Graf von Montechristo”, per cui non ero certa al 100% di vederlo. E invece, quando sono arrivata al Ronacher ho scoperto che Herr Borchert sarebbe stato in scena, mentre Sarah sarebbe stata interpretata dalla Zweitbesetzung Barbara Obermeier al posto di Marjan Shaki.


Durante l'overture sul sipario ancora chiuso vengono proiettate immagini di un castello gotico e minaccioso, mentre quando il sipario si alza si vede la locanda di Chagal, che può ruotare su se stessa per mostrare il fronte o il retro, dove ci sono due camere da letto con un bagno con vasca in comune. Praticamente tutto il primo atto si svolge qui, nella locanda. Solo sul finale dell'atto Abronsius e Alfred raggiungono il castello del conte von Krolock, che poi servirà come sfondo per tutto il secondo atto, tra sale con scalinate, biblioteche rotanti, cripte e vasche da bagno. I set sono come sempre curatissimi e pieni di dettagli, i cambi di scena rapidi e frequenti. Invece, non sono rimasta del tutto convinta dai costumi, soprattutto dalla svolta “gotica” dei vampiri nel finale. Sia le scenografie che i costumi sono stati mutuati dalla versione ungherese del musical, e curati da tal Kentaur che ha innovato svariati musical e operette in Ungheria e Austria con grande successo.
Ho trovato invece molto coinvolgenti le scene di ballo, soprattutto “Stärker als wir sind” e “Carpe noctem”, che ad un ascolto in cd mi sembrano sempre troppo lunghe. La prima di queste due scene rappresenta il sogno di Sarah di essere la regina del ballo, contesa da più cavalieri: mentre lei canta, sul palco viene rappresentata la sua visione, con una ballerina che le assomiglia che danza con i vampiri. La seconda scena è invece l'incubo che Alfred ha durante la sua prima notte al castello del conte: nell'incubo vede Sarah (nuovamente la ballerina, che per inciso era italiana, Marcella Morelli da Carpi) durante la sua “iniziazione” che balla con due vampiri, uno che ricorda lo stesso Alfred (e che sembrava un sacco Edward, il vampiro smunto di Twilight), l'altro molto diverso, alto, moro e muscoloso (e sexy, oserei dire… )
Ho avuto l'impressione che alcune delle scene più lunghe siano state tagliate (rispetto alla versione viennese di oltre 10 anni fa ;-), tra cui “Knoblauch”, “Trauer um Chagal”, “Tot zu sein ist komisch”, “Carpe noctem”, ma anche “Totale Finsternis”; nonostante questi tagli, lo show dura oltre tre ore, che in qualche momento sono effettivamente lunghe...


Il cast: mi aspettavo tantissimo da Thomas Borchert, forse anche troppo. Ciò nonostante è riuscito ad essere un conte Von Krolock molto buono, soprattutto nei suoi momenti più intensi, come “Unstillbare Gier” e quelli in cui tenta di sedurre Sarah. Pensavo che sfruttasse maggiormente i suoi momenti comici, come quelli all'interno del castello con Alfred, mentre sotto questo punto di vista sono rimasta un po’ delusa. Eppure secondo me Thomas ha il potenziale per essere un grande attore comico… Vocalmente, non c'è niente da dire: Thomas Borchert è una delle migliori voci disponibili in Germania per potenza e colore.
Nonostante Sarah sia la protagonista femminile del musical, mi sembra che il personaggio non sia molto sviluppato: non viene spiegato perché voglia scappare di casa, perché sia così attratta dai vampiri o le motivazioni dei suoi atti, il che secondo ne rende più difficile l'interpretazione. In fondo in tutto lo spettacolo ha un unico solo, “Stärker als wir sind”... Eppure Barbara Obermeier è stata una sorpresa interessante: molto carina, maliziosa al punto giusto con Alfred, ma anche sognatrice in “Draussen ist Freiheit”… E soprattutto una bella voce chiara e cristallina.
Alfred è il ruolo più ingrato di tutto lo spettacolo. E' l'innamorato illuso, il bravo ragazzo un po' codardo che cerca di superare i suoi limiti per amore, ma che è destinato a fallire. Lucas Perman è bravo nel ruolo del giovane impacciato, ne ha anche un po’ l’aspetto, e sfrutta le scene con Herbert e con Abronsius per strappare più di una volta risate al pubblico.
Anche tutto il resto del cast era veramente buono, con una menzione particolare per l’Abronsius di Gernot Kranner, un veterano nel ruolo, che ha ottenuto ripetuti applausi per la sua “Wahrheit”. Sarà una mia carenza, ma non riesco a concentrarmi sui personaggi minori, su Chagal, Magda, Rebecca o Herbert; comunque, direi che tutti loro sono stati più che buoni, altrimenti me ne sarei accorta persino io… ;-)

Un’ultima considerazione “sparsa”: se dovete prendere i biglietti per il Ronacher, prendete i posti in platea: oltre ad avere i vampiri che girano tra il pubblico, avrete una visuale migliore. Io ero nel primo ordine di palchi ma in seconda fila, e mi sono dovuta immaginare buona parte di quello che succedeva sulla sinistra del palco…


Von Krolock: Thomas Borchert
Abronsius: Gernot Kranner
Alfred: Lucas Perman
Sarah: Barbara Obermeier
Chagal: James Sbano
Rebecca: Katharina Dorian
Magda: Dora Strobel
Herbert: Marc Liebisch
Koukol: Thomas Weissengruber

lunedì 30 novembre 2009

Devo proprio essere impazzita...

Considerato


- Che si tratta di un musical che non mi è mai piaciuto molto;
- Che l'ho già visto "live" in versione originale;
- Che Federico ha tassativamente detto che non mi accompagna:
- Che i biglietti non sono certo in regalo;
- Che parto sempre prevenuta nei confronti dei musical italiani;


Mi spiegate perché ho comprato n. 3 biglietti per Cats della Rancia??


Forse perché sono curiosa come un gatto (appunto) e voglio vedere con i miei occhi questo spettacolo che, bene o male, ha risvegliato l'interesse anche dei media nazionali per i musical, che per la prima volta adatta in italiano uno dei titoli più famosi di Andrew Lloyd Webber, che non schiera starlette sul palco ma artisti ed orchestra veri...


Certo che adesso il budget per i regali natalizi è drasticamente ridotto...

martedì 24 novembre 2009

... Non capisco perché, ma novembre mi scappa sempre via prima che riesca a rendermene conto. Sarà perché a metà mese lo spezzo sempre con una vacanzina romantica (), ma anche quest'anno novembre è quasi alla fine, e io ho trascurato il bloggarello...


Comunque, pianifico un "comeback" in grande stile ("It's not a comeback... it's a return!"), con la recensione di Tanz der Vampire che ho visto a Vienna. Per ora vi dico solo una cosa: c'era il conte Thomas von Krolok...

martedì 27 ottobre 2009

A tutto c'è un limite...

Capisco che la prima versione Italiana del musical più famoso di Andrew Lloyd Webber possa suscitare grande interesse tra il pubblico italiano di appassionati di musical, che la febbre sia alta, e anche che ci sia una certa necessità di "spingere" lo spettacolo affinché venda bene e ripaghi l'investimento.


Però stamani questa immagine, su uno dei siti che frequento quotidianamente, mi è sembrata un po' eccessiva...


lunedì 26 ottobre 2009

In bocca al lupo, Maestro!

La notizia è rimbalzata su tutti i siti web che si occupano di musical (e non solo): Sir Andrew Lloyd Webber ha un tumore alla prostata.


Fortunatamente, la malattia è stata scoperta nelle sue prime fasi, e il compositore si sta già sottoponendo alle cure necessarie. Addirittura, spera di essere nuovamente all'opera entro la fine dell'anno.


Ovviamente, caro Sir Andrew, siamo tutti con te in questa battaglia!

giovedì 22 ottobre 2009

Stage Entertainment... Sfida vinta!

Sabato sera ho visto “La Bella e la Bestia”, debutto della Stage Entertainment in Italia. E devo dire che se non siamo alla perfezione, siamo comunque ad un livello qualitativo molto alto… Anzi, voglio sbilanciarmi: siamo ad un livello mai visto prima in Italia, con buona pace della Rancia, di Cocciante e compagnia cantante.
Certo, l’investimento della compagnia olandese è stato sicuramente importante, e quando si può disporre di un bel budget si può spendere di più per i costumi, le scenografie… Ma in fondo la sfida di SE è proprio quella di investire grosse cifre per offrire spettacoli di alta qualità, che stiano stabilmente in un teatri e diventino attrazioni anche per i turisti di altre città.



Ma veniamo allo show.
Come dicevo, i soldi investiti si vedono tutti. In questo spettacolo come in pochi altri i costumi sono fondamentali, e sono curatissimi. Ovviamente il primo posto spetta alla Bestia, che ha un costume dotato di zanne, corna e criniera irsuta. Ma tutti gli oggetti magici del castello sono impressionanti: il candeliere di Lumiere, che accende e spenge le proprie luci a piacimento, la teiera con bambino di Mrs. Bric, l’orologio di Din Don (con tanto di chiavetta per la carica che spunta all’improvviso), ma anche il cassettone lirico di Madame de la Grande Bouche, il piumino malizioso di Babette… Per quello che riguarda i costumi, è magistrale la scena di “Qui con noi”, dove praticamente tutto l’ensemble è in scena travestito da piatti, posate, tovaglioli, saliere… C’è persino un tappeto acrobata che mi ha ricordato i clandestini di Notre-Dame per i balzi e le capriole che faceva in scena. (per un’idea più precisa sui costumi, vi rimando alla galleria immagini sul sito dello show)
Anche i set sono belli e funzionali. Forse è vero, come scriveva un quotidiano qualche giorno prima dell'apertura dello show, che c’è un cambio di scena ogni 7 minuti. Si passa dalla locanda del paese alla sala del castello (con tanto di scalinata), e la stessa scala girava a seconda di quello che doveva mostrare (l’ala ovest, la camera di Belle, la torre della rosa, la biblioteca…).
Nel musical ci sono svariati pezzi ballati, tutti coreografati in maniera veramente buona. Leggo dal programma di sala che l’attore che interpreta Letont (Roberto Giuffrida) è anche il capo del balletto, e infatti si vede che è uno che sa ballare e non solo qualcuno che cerca di tenere il tempo. A livello di danza, “Qui con noi” è una scena magnifica, con tutta l’argenteria in scena che festeggia, ma la scena di ballo più divertente è, secondo me, “Gaston”, nella locanda del paese, dove tutto il paese canta le lodi del bellimbusto invaghito di Belle. Il pezzo ricorda un po’ i tipici balli bavaresi, con tanto di boccali traboccanti di birra…


Comunque, come ripeto spesso, per me la cosa più importante in un musical sono gli attori e la musica. L’orchestra, rigorosamente dal vivo, mi sembrava un po’ troppo “accelerata” in certi punti, soprattutto nei passaggi strumentali, ma era decisamente bello vedere finalmente il direttore d’orchestra che dirigeva dei musicisti e non soltanto dei computer.
Le liriche di Franco Travaglio (che in contemporanea con la Bella e la Bestia ha curato anche l’adattamento di Cats) sono molto buone, musicali e piuttosto fedeli all’originale, almeno per quello che mi ricordo dei testi inglesi. La domanda è una sola: per quale motivo non sono state usate le vecchie traduzioni del film del 1992? Qualche questione di diritti, o semplicemente la decisione da parte di SE di creare qualcosa di completamente nuovo? Per la prima volta nella mia “carriera” di amante del musical non potevo cantare insieme agli attori…


Ed infine proprio gli attori.
Arianna è una Belle determinata e decisa. Ho letto da qualche parte che è troppo vecchia per il ruolo, ma a me è sembrata invece giusta. Secondo me infatti Belle non deve essere una ragazzina troppo giovane e ingenua, ma una donna con del carattere. Certo, terrà la testa nei libri tutto il giorno, ma sa anche tener testa sia a Gaston che alla Bestia.
La Bestia di Michel Altieri gioca molto anche sugli aspetti più comici del personaggio, sul suo imbarazzo quando aspetta Belle per la loro cena, sui suoi tentativi di seduzione, e alterna quindi momenti più leggeri a momenti in cui è più angosciato e minaccioso. Michel Altieri canta e recita per tutto lo spettacolo con un tono di voce rauco che dovrebbe sottolineare l’aspetto animalesco della bestia: immagino che sia maledettamente fastidioso cantare così tutta la sera, tutte le sere… 
Tutto il resto del cast è davvero buono. Una volta avevo quasi sviluppato una specie di simpatia/comprensione per Gaston… Ma vedere dal vivo Andrea Croci, con la sua boria e la sua ignoranza (per copione, ovviamente!) mi hanno ricordato come il personaggio sia odioso. Anche tutti gli oggetti animati del castello sono molto bravi, e soprattutto trasudano simpatia da ogni poro. Al primo posto per charme c’è sicuramente il candelabro Lumiere (Emiliano Geppetti), mentre Mrs. Bric (Manuela Zanier) si aggiudica il premio per la teiera più materna di tutti i teatri.
Nello spettacolo c’è spazio anche per un paio di siparietti comici che sono sicura non fossero presenti nell’originale di Broadway: per consolare Belle nella sua prima notte al castello Madame de la grande Bouche le canta un’aria d’opera, mentre per calmare la Bestia, Lumiere canta “ma dove vai bellezza in bicicletta”…
Come sempre, la sottoscritta non ha potuto esimersi dal versare qualche lacrimuccia qua e là, il che comunque non implica altro che sono rimasta molto coinvolta dalla storia. Insomma, la serata è stata decisamente magica...

domenica 11 ottobre 2009

Per rinfrancar lo spirito...

Come, ormai da anni, è scritto su "La settimana enigmistica".


Ecco a voi un giochino musicale.


Regole: scrivete i vostri dieci musical preferiti, senza rifletterci troppo e senza metterli in nessun ordine particolare. Poi rispondete alle domande. Qui di seguito le mie risposte.


1. Elisabeth
2. Phantom of the Opera
3. Chess
4. Dracula
5. Rebecca
6. Evita
7. Jesus Christ Superstar
8. Wicked
9. Tanz der Vampire
10. Les Miserables

Come sei venuto a conoscenza del n. 7?
Jesus Christ Superstar è per la Pasqua quello che certi film sono per il Natale: un classicone al pari della Tunica e di Quo Vadis. Lo trasmettevano in TV quando ancora non sapevo neanche pronunciare “musical”, e ogni volta lo vedevo con mio babbo, leggendo i sottotitoli e spaventandomi alla scena dei carri armati.


Il 4 potrebbe diventare un buon film?
Perché no? Effetti speciali, costumi opulenti e panoramiche della Transilvania nell’ultima parte. Vedrei bene Hugh Jackman come Dracula e magari Amy Adams (Enchanted) come Mina.


La tua canzone preferita dal 10?
"One day more". Mi piace come le linee musicali dei diversi personaggi si intersecano e poi si uniscono alla fine.
Ma ci sono ancora molte canzoni che amo, da “I dreamed a dream”, “Red and black”, “Do you hear the people sing”, “A heart full of love”, “Bring him home”.


Il tuo attore preferito dal cast originale del n. 3?
…. Ehm … Quale si considera il cast originale di Chess? Vabbè, in realtà ammetto che quello che mi affascina in Chess è la musica, il modo in cui si ripropone e varia durante lo spettacolo… Ma nessun artista mi ha colpito in maniera particolare. Ammetto la mia ignoranza, non so neanche chi è Florence nel doppio cd di Londra…


Quante volte hai visto il n. 9?
Mai, ma recupererò il 15.11 al Ronacher…


L’ultima volta che hai visto il n. 8?
A Londra quest’estate, il 30.07.2009. Grande show, grande performance. Mi è davvero piaciuto più di quanto mi aspettassi.


Chi è il tuo personaggio preferito dal 2?
Direi il fantasma. Il genio deforme che scrive musica sublime è più interessante di Christine, che a volte sembra un po’ una banderuola al vento, e sicuramente più interessante di Raoul.


Il miglior posto da cui hai visto il 6?
Dal divano di casa mia quando guardo il dvd… Non ho mai visto Evita dal vivo… (tranne quella volta in cui ero ancora incapace di intendere e di volere, di cui ho pochissimi ricordi)


Il miglior attore mai apparso nel n. 9
Non ho molto metro per giudicare, visto che ho solo un paio di CD di Tanz der Vampire… Ma direi il rimpianto Steve Barton.


Dai un voto (da 1 a 10) al n. 10
7 per la musica e la storia. Ma nonostante tutto qualcosa non “scatta” e continuo a non trovarlo avvincente come altri show.


Mai fatto “stage door” per il 3?
No, visto che non ho mai visto Chess dal vivo, ma solo un paio di volte in DVD…


Che merchandising hai dello spettacolo n. 5?
Oltre ai cd e al programma dello show, qualche cartolina …. E una mega borsa con il logo dello spettacolo. Le borse sono una cosa cui non resisto…


Il n. 8 è del tuo compositore preferito?
Non direi. Non conosco molto di Schwartz, ma anche se apprezzo diversi brani di wicked, non mi viene voglia di sentire altro dello stesso autore.


Il miglior costume dal n 7?
Diciamo che i costumi di Jesus Christ Superstar non brillano certo per opulenza e sfarzo…


Il tuo attore preferito dal n. 1?
Pia Douwes. Non c’è gara per me.


Quante volte hai visto il n. 4?
Un paio di volte con un *coffdvdpiratacoff*


La tua scena preferita dal n. 8?
“Defying gravity”. Come risposta sarà banale, ma dal vivo quella scena è veramente da brividi.


Hai i CD di tutti gli spettacoli composti dal compositore del n. 1?
Penso di sì… Elisabeth, Mozart, Rebecca, Marie Antoinette. Che manca?


Potresti recitare tutto lo spettacolo n. 6 a memoria?
Praticamente sì.


Il primo musical che hai visto live?
Proprio quell’Evita che dicevo prima, quasi dodici anni fa.


Il tuo primo musical a Broadway?
Mai stata a Broadway. Ma spero di recuperare…


Il tuo primo musical off- Broadway?
Idem come sopra


Il musical che ti ha fatto innamorare del musical?
“Phantom of the Opera”. Conoscevo già Evita e Jesus Christ Superstar, ma è stato solo il Fantasma a farmi scoprire tutto il mondo del musical.


Il tuo musical preferito in assoluto?
Forse, nonostante tutto, ancora Elisabeth.


Mai uscito da un musical all’intervallo?
Mai. Non esco mai prima, neanche dallo stadio quando la mia squadra perde 3-0…


La tua canzone preferita in assoluto?
Troppe per decidere… Ne scelgo solo una da ognuno dei primi tre musical “Wenn ich tanzen will”, “The point of no return” e “Endgame”.


Il tuo testo preferito in assoluto?
Anche qui, ci sono troppi versi geniali in tanti spettacoli (e io sono una che presta moltissima attenzione al testo quando ascolta un musical). In linea generale diciamo “Ich gehör nur mir”.


La tua battuta (dialogo) preferita?
“I am big. It’s the pictures that got small” (mi raccomando l’enfasi su quel “I AM”!!)


Sei uno di quelli che esce a metà degli applausi finali?
No.


Hai una possibilità di tornare indietro nel tempo, e puoi vedere un musical – qualsiasi show, qualsiasi cast, ovunque. Quale scegli?
Il cast originale di Vienna o Essen di Elisabeth.


La tua performance preferita dai Tony di quest’anno?
Non vedo i Tony, neanche in replica...

venerdì 2 ottobre 2009

Prima della prima

Quando tornerò on-line lunedì, ci saranno già le recensioni della prima. Per il momento si possono solo trovare gli articoli sui preparativi della opening night de “La Bella e la Bestia” di questa sera, da “Il giorno”: http://tinyurl.com/y9deonc e da “Il corriere della sera” http://tinyurl.com/ya66zj4.
Cito dall’articolo del “Giorno”: Un caso unico per i teatri di Milano, come unici sono i numeri di una produzione costata 5 milioni di euro: un cast da 33 attori, 200 costumi e cambi di scena ogni 7 minuti. "Avere un musical che resta per 10 mesi in uno stesso teatro - si è complimentato l'assessore ai Grandi Eventi Giovanni Terzi - è un fatto nuovo per Milano…
L’investimento di Stage Entertainment è stato certamente ingente, un vero primato per l’Italia. Tra 15 giorni vedrò anch’io lo spettacolo e potrò dirvi se è stato ben speso…


Intanto ho ricevuto a casa il biglietto per “Tanz der Vampire” a Vienna a novembre… :-D Vi dirò, è stata dura trovarlo. Si vede che il Ronacher non è molto grande, e mi sono dovuta adattare a prendere la tipologia più cara, e anche di quella non ne erano rimasti. Per fortuna che a teatro vado da sola (Federico non ha voluto saperne di accompagnarmi a sentire vampiri canterini), perché trovare due posti vicini sarebbe stato praticamente impossibile. Speriamo di beccare Thomas Borchert… Prima di prendere il biglietto ho studiato attentamente il calendario del “Conte di Montecristo” a St. Gallen, e ho scelto un weekend in cui non ci dovrebbero essere spettacoli in Svizzera. Speriamo…

Per finire questo post di corsissima, segnalo i video della presentazione dei Gatti al Colosseo. Canzoni se ne sentono poche in realtà, per ora bisogna limitarsi a soddisfare la vista. Non mi sembra malaccio, ad essere sincera...

mercoledì 23 settembre 2009

Notizie in libertà...

Signori lettori, chiedo scusa, ma oggi vi fornisco solo qualche notizia e impressione qua e là. Ultimamente non riesco ad articolare discorsi troppo complicati.


Rebecca continua a prepararsi per sbarcare oltreoceano: il 2 ottobre si terrà un secondo workshop a Londra, con Sierra Boggess (The little Mermaid), Brent Barrett (Phantom a Las Vegas) e nientepopodimenoche Pia Douwes nel ruolo di Mrs. Danvers.
Tra l’altro la news riferisce che questo workshop è per prepararsi allo sbarco oltreoceano (Canada e in seguito Broadway), mentre sono in corso anche trattative per un’apertura nel West end.
Nel 2010 lo show è previsto in scena anche a Tokio, Praga e Budapest (dove alcune amiche del musical lo aspettano trionfalmente)… Ma non solo. Perché ci sono workshop dello spettacolo anche a Mosca… (vedi dramamusicals.com: Neue REBECCA Workshop Shows in Moskau).


Per una produzione VBW che continua a vendere, una che si appresta a chiudere. Rudolf, il musical di Wildhorn sul figlio di Sissi, dovrebbe chiudere entro la fine di gennaio del 2010 (al momento musicalvienna.at mette in vendita i biglietti fino al 24.01.2010). Sembra che il Raimund Theater ospiterà poi il jukebox musical di origine tutta tedesca "Ich war noch niemals in New York". Lo show, di cui non conosco la trama, raccoglie le più famose hit di Udo Jürgens, autore di schlager (ovvero tormentoni) tedeschi. Ora, senza voler togliere niente ai jukebox musical, non so quanto questo spettacolo possa aver successo. Sicuramente potrà vendere molto tra tedeschi e austriaci, ma non credo che possa attirare pubblico dall’estero come invece fanno Elisabeth o Tanz der Vampire. Immagino comunque che le VBW volessero qualcosa che facesse cassa abbastanza rapidamente, piuttosto che arrischiarsi a produrre un nuovo show che potrebbe anche non avere successo.


Tra l’altro, questa scelta delle Vereinigten Bühnen Wien mi fa un po’ pensare. Mi sembra che ultimamente anche in Germania ci sia una certa tendenza a produrre spettacoli di minor spessore rispetto a qualche anno fa. Da un paio d’anni, quella che consideravo la mia patria musical-e ideale si è lasciata andare a spettacoli tratti da film come "Der Schuh des Manitu", commedia western di grandissimo successo al botteghino tedesco o "Dirty dancing" (che immagino vivrà un boom di vendite dopo la morte di Patrick Swayze) oppure cuciti insieme con canzoni pop ("Ich will Spass", lo stesso "Ich war noch niemals in NY", e anche il sempreverde "We will rock you" a Stoccarda…) Ora come ora, non c’è nessuno spettacolo in terra tedesca che mi attiri al punto di sostenere un viaggio appositamente per vederlo.


Piuttosto, comincia ad incuriosirmi il sequel del Phantom, "Love never dies". Come probabilmente molti altri, ho ricevuto un biglietto proprio dal Fantasma dell’Opera, in cui si comunica che l’8 ottobre verrà fatto un annuncio di vitale importanza… Sarò sincera: il progetto mi è piaciuto poco sin dall’inizio, con quella brutta trama da fan-fiction, i giocolieri – ballerini e compagnia bella. Ma pian piano comincio ad essere curiosa di sentire qualcosa di originale dalla penna di Lloyd Webber dopo il mezzo flop di "The woman in white" (che comunque a me non è dispiaciuto per niente…).


Intanto mi concentro sulle prossime tappe, ovvero "La Bella e la Bestia" a Milano e "Tanz der Vampire" a Vienna. Trovare i biglietti per il Ronacher è stata una mezza avventura, probabilmente il teatro non è molto grande, e nonostante stessi prenotando per un periodo generalmente morto, ovvero metà novembre, non erano molti i biglietti rimasti disponibili… Ma me ne sono assicurato uno (Federico ha detto no al musical in tedesco ), e il 15.11. sarò lì, sperando di vedere per la prima volta Thomas Borchert dal vivo...

mercoledì 2 settembre 2009

Photogallery di Londra...

Semplicemente un po' di galleria fotografica per farvi vedere come il musical è pubblicizzato e presente a Londra.


Prima di tutto i teatri: difficile mancarli quando sono così:



(Queens Theatre - Les Miserables)



(Palace Theatre - Priscilla Queen of the desert)



(Prince of Wales in notturna - Mamma mia [sold out, tra l'altro])


Poi, se proprio uno è distratto, ci sono le pubblicità: oltre ai poster luminosi come questi, posizionati nella zona tra Leicester square e Piccadilly circus...




... Ci sono i classici double decker rossi con i banner pubblicitari dei vari spettacoli:





Esistono anche i taxi che pubblicizzano i vari spettacoli, ma un po' per pigriza e un po' per la lentezza della macchina fotografica, non sono riuscita a beccarne neanche uno...


Volevo anche parlare rapidamente dei miei acquisti londinesi, il DVD di Chess e Sister Act... Ma mi sa che rimando ad un altro momento.

mercoledì 26 agosto 2009

Non ci fermiamo più...

Quest'anno per me è veramente all'insegna del musical...


Secondo i miei calcoli, nei primi otto mesi del 2009 ho già visto cinque show, da Jesus Christ Superstar e Notre Dame de Paris fino ai miei primi show nel West End.


E ieri sera Federico mi ha fatto una sorpresa, regalandomi i biglietti per La Bella e la Bestia a Milano!!  
Andremo il 17 ottobre, ci sono ancora quasi due mesi, ma sono già emozionata. Intanto perché lo spettacolo mi piace, è uno dei primi che ho scoperto, ed è tratto da uno dei miei film Disney preferiti. E poi perché sono curiosa di vedere la prima produzione italiana di Stage Entertainment, augurandomi che confermi gli standard di qualità e professionalità già visti all'estero. Secondo me le premesse ci sono: gli attori sono validi interpreti e non star della TV, l'investimento è stato ingente... Io incrocio le dita!


Come se non bastasse, Fede ha proposto di andare qualche giorno a Vienna in inverno, così lui potrebbe vedere una bellissima città romantica che non conosce... E io potrei vedere Tanz der Vampire con Thomas Borchert...


Ma secondo voi, sto avendo una cattiva influenza sul povero Fede, che ormai propone di sua spontanea volontà viaggi a scopo musical-e??

giovedì 20 agosto 2009

W-Days parte seconda (Wicked)

Wicked, 30.07.2009 – Apollo Victoria Theatre




Avevo scelto questo show piuttosto che altri presenti a Londra perché lo ritenevo accessibile anche ad un pubblico meno esperto di musical. Pensavo (non a torto) che le canzoni un po’ pop un po’ rock, gli showstoppers, gli effetti speciali rendessero il tutto abbastanza gradevole anche per chi magari troverebbe un Phantom troppo melodrammatico o Les Mis troppo impegnativo.
A me Wicked piace, ma non mi fa impazzire. Apprezzo certe parti, alcune canzoni mi piacciono molto, ma altre parti le trovo più noiose, almeno ad un ascolto in cd (per esempio, tutta la sequenza “Dancing through life”, e le canzoni del mago). Per cui sono andata all’Apollo Victoria con sentimenti un po’ contrastanti: grosse aspettative, paura di rimanere delusa, timore che lo show non fosse all’altezza della sua fama (e che non piacesse all’accompagnatore... )
E invece alla fine lo spettacolo mi è piaciuto davvero tanto, più di quanto non mi aspettassi. Pensate che alla fine del primo atto, sulle note di Defying Gravity, mi scendevano giù dei lacrimoni, un po' per la bravura dell'artista, un po' per la decisione di Elphaba di affrontare da sola quello che verrà.

Come gli appassionati ben sanno, la storia è quella di come Elphaba, studentessa di magia alla scuola di Shiz, si trasformi nella “Wicked Witch of the West”, mentre la sua amica Glinda diventa la Strega Buona di Oz. Il primo atto si svolge quasi per intero alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogw--- di Shiz, e il tono è principalmente allegro e leggero. Ci sono i problemi di inserimento a scuola (What is this feeling), le feste studentesche (Dancing through life), le prime delusioni d’amore (I’m not that girl), l’amicizia... Certo, ci sono anche i segnali che qualcosa ad Oz non va come dovrebbe (Something bad), ma decisamente l’atmosfera del primo atto è sempre positiva. Anche quando cala il sipario sulle note di Defying Gravity, l’atteggiamento di Elphaba è ancora fiducioso nel futuro. Farà le cose a modo suo, da sola, ma riuscirà ad ottenere ciò che vuole.
È nel secondo atto che la trama si incupisce molto, con Elphaba che ormai viene additata come la Wicked Witch, e che, dopo l’ennesimo tentativo frustrato di fare del bene agli altri decide di essere quello che tutti vogliono che sia, visto che le sue buone azioni non hanno portato altro che dolore. Nonostante tutto quello che hanno passato, prima del finale (che non racconto, visto che è un po’ a sorpresa), Elphaba riesce a riconciliarsi con Glinda, e le due streghe riconoscono che la loro vita è stata cambiata per sempre dal loro incontro. E ora, miei cari lettori, provate ad indovinare qual è la parte che preferisco??
Ovviamente rispetto al CD nello spettacolo ci sono anche tutti i dialoghi, che approfondiscono molto i personaggi e i rapporti tra di loro. Finalmente ho capito perché Fiyero si invaghisce di Elphaba, perché Glinda cambia opinione sulla sua compagna di stanza e, non ultimo, alcune battute che talvolta trovo qua e là in rete, come ad esempio il “Toss toss” di Glinda e il suo “Galinda with a GA” oppure il famigerato “We can’t all come and go by bubble”


Comunque, tornando seri. Notevoli i set. Il palco è dominato fin dall’inizio dal “time dragon” (di cui però non ho capito l’utilità), e i cambi di scena e di scenografia si susseguono a ritmo continuo. Si passa dalla bolla in cui appare Glinda all’inizio dello show alla scuola di Shiz, dalla camera da letto di Glinda e Elphaba al palazzo del mago... Anche i costumi sono molti e ricchi; a me piacevano in modo particolare quelli di Glinda, ma anche quelli di Morrible, di Fiyero & co erano molto belli e curati. Per non parlare delle comparse vestite da scimmie volanti.
A proposito di volare: sapevo che in Defying gravity Elphaba viene sollevata dal palco come se levitasse, e quindi ero pronta con gli occhi spalancati per cercare di capire il trucco... Ma non ci sono riuscita.  Forse farcela alla prima stando seduti nel Dress Circle era sperare un po’ troppo, ma io ci ho provato comunque.


Ed eccoci al cast. Ero curiosa di sentire la Elphaba attuale, Alexia Khadime, che alcuni fan ritengono completamente inadatta al ruolo. Non che io sia un’esperta tale da giustificare una spiccata preferenza per un’attrice piuttosto che per un’altra come posso fare per esempio per Elisabeth (del resto, la mia unica esposizione a Wicked sono i due CD), ma ero piuttosto curiosa. E invece la Khadime era assente, e abbiamo visto la standby Elphaba, tale Ashleigh Gray, che a me è sembrata decisamente brava. Una bella voce, una discreta presenza in scena, belt veramente notevole. Penso che Elphaba sia un bel personaggio, un’idealista che lotta per ottenere quello che ritiene giusto e che si scontra con la delusione scoprire che non tutti sono quello che sembrano. E Ashleigh Gray secondo me ha indovinato l’interpretazione. Riesce a passare dalla studentessa speranzosa di The Wizard and I alla Wicked Witch of the West senza problemi, passando per la ragazza alle prese con qualche delusione d’amore (I’m not that girl) e con la passione (As long as you’re mine).
Diane Pilkington è adesso la Glinda ufficiale, dopo che la Dallimore, prima Glinda inglese, ha lasciato la produzione. Da un certo punto di vista, la parte di Glinda è ancora più impegnativa di quella di Elphaba. Non solo perché Glinda dev’essere un soprano con un registro quasi lirico in alcuni punti, ma anche perché il personaggio deve evolversi da studentessa un po’ futile a donna responsabile per il suo popolo. Dianne mi è sembrata un po’ sopra le righe in alcune scene del primo atto, quando appunto interpreta la parte più comica e più superficiale del personaggio, ad esempio in Popular, quando se ne andava sgambettando per il palco felice come una bambina. A me è parso un po’ sopra le righe, ma magari dev’essere così; in fondo, non avendo termini di paragone, è dura decidere. Nel secondo atto alla povera Glinda cade in testa una bella tegola: mentre festeggia il fidanzamento con Fiyero, questo la lascia per andare a cercare Elphaba. Posso essere sincera? In parte riesco a capire come la sua voglia di vendicarsi la porti a tradire Nessarose, e tramite lei, Elphaba. Comunque, anche nel secondo atto la Pilkington mi è sembrata a suo agio con il ruolo, sia vocalmente, sia dal punto di vista interpretativo.
I ruoli minori sono effettivamente piuttosto minori. Accettabile Oliver Tompsett come Fiyero, che mi è sembrato anche un bel ragazzino (del resto, se tutte le streghe di Oz si innamorano di lui un motivo ci sarà...), buoni Madame Morrible (Harriet Thorpe), il mago (Sam Kelly) e Doctor Dillamond (David Stoller). Ero curiosa di sentire la canzone di Nessarose (Natalie Anderson), Wicked Witch of the East, ma in realtà non sono rimasta molto colpita: si tratta di una scena dove le parti cantate si alternano svariate volte al dialogo, quindi è difficile afferrare la melodia. Per finire, nominiamo anche l’understudy di Boq che abbiamo visto, George Ure, che mi è sembrato bravo. Anche se nei panni dello studente imbarazzato mi sembrava un po’ un misto tra il Pierino dei film nostrani e il ragionier Fantozzi...


Bene, basta blaterare. Solo un’ultima cosa: mi hanno preso in contropiede gli accenti inglesi, in modo particolare in Dancing through life. Nel cd dell’OBC gli attori pronunciano qualcosa come dEncing (sto semplificando, obviously), mentre gli inglesi ripetevano ad ogni occasione dAncing. Non so perché l’ho notato così tanto...


 

martedì 11 agosto 2009

W-Days parte prima (We will rock you)

Me lo immaginavo, ma vederlo dal vero è impressionante: per gli appassionati di musical, Londra è davvero un paradiso. Nelle vie intorno a Piccadilly Circus e Leicester Square (ma anche oltre) ci sono teatri ad ogni angolo, con manifesti impossibili da ignorare. E ci sono decine di botteghini che attirano l’occhio con i manifesti degli ultimi successi (e con gli sconti sui biglietti del giorno). Come se non bastasse, manifesti di ogni spettacolo sono disseminati in ogni fermata della metropolitana, e taxi e bus spesso pubblicizzano musicals…
Comunque, noi eravamo partiti preparati, con i nostri biglietti già prenotati, e ci siamo attenuti alla tabella di marcia.


28/07/2009 – We will rock you, Dominion Theatre






Lo spettacolo è principalmente un mezzo per cantare le più famose hit dei Queen, un gruppo che è ancora molto presente nel cuore degli inglesi (la band di maggior successo dai tempi dei Beatles, probabilmente).
La trama ricorda un po’ quella di Farenheit 451, solo che non sono i libri ad essere banditi, ma gli strumenti musicali e il rock. Tutta la musica è creata dai computer della Globalsoft, e ogni differenza è bandita. In questo scenario spiccano Galileo e Scaramouche, due ragazzi che non si rassegnano all’omologazione. Entrambi si sono attirati le attenzioni della polizia, in particolare Galileo, che sente delle voci e fa dei sogni particolari, e a cui si potrebbe riferire la profezia dei Bohemian. E così la polizia della Globalsoft, diretta da Khashoggi e da Killer Queen, scatena la caccia ai due fuggitivi, che però vengono aiutati dai Bohemian, un gruppo di persone che cercano di resistere al dominio della Globalsoft.
Lo show è divertente e godibile anche per chi non è un fan sfegatato dei Queen. Ho trovato più divertente e scorrevole il primo atto, mentre ho avuto la sensazione che il secondo atto ci mettesse un po’ di più ad ingranare. Particolarmente simpatiche le scene dell’interrogatorio di Galileo, in cui la polizia tenta di capire cosa significhino le frasi che il ragazzo sente nei suoi sogni (tipo “be bop a lula…”), e quella in cui lui e Scaramouche finalmente raggiungono il gruppo dei bohemian ribelli.
Non sono rimasta particolarmente colpita dai set, che erano del tipo molto moderno, con cubi che funzionavano anche da schermi e che a seconda del momento creavano proiezioni diverse.
Ovviamente (c’era da dubitarne?) ottimo il cast, pur privo di nomi di rilievo. Abbiamo visto l’understudy Galileo, Mattew McKenna, che IMHO aveva un’ottima voce, ma che cercava troppo l’acuto solo per farci sentire che era in grado di farlo... Se va avanti di questo passo, a breve si rovinerà la voce… Il resto del cast tutto veramente molto bravo, dalla Scaramouche di Sabrina Aloueche ai leader dei ribelli Brit (Ian Carlyle) e Meat (Rachel Tucker) con una menzione particolare per Mazz Murray (Killer Queen) molto addentro al suo ruolo di “cattiva” e con un look da “panterona” davvero notevole.
Una nota di demerito invece per Pop (Garry Lake), che aveva più una voce “alla Vasco”, roca e fumosa, che non da cantante di musical. Se poi lo faceva per dare un certo tono al suo personaggio, non saprei dire… Comunque, anche se di scelta si trattava, a me non è piaciuta.

E per finire, un paio di amenità varie.
- Scaramouche mi sembrava troppo Abby di NCIS (se non vedete NCIS vergognatevi!!! )
- PS: ho scoperto solo recentemente che Scaramouche è un ruolo femminile. Ero convinta che i ribelli fossero tutti maschi. Si vede che non conoscevo a fondo la trama??
- Khashoggi (Alex Bourne) assomigliava un sacco a Uwe… *lol*
- Certo che per uno spettacolo che ha come tema portante la rapsody dei bohemien, farla solo come bis alla fine dello show, a mo’ di contentino per il pubblico è un po' poco...
- Ero preoccupata dai teatri di Londra: i nostri posti al Dominion erano veramente ottimi. Ero stata indecisa tra il circle e la platea per una buona mezz’ora, e invece la visione dall’alto era davvero chiara. Tra l’altro tra sedile e sedile sono disponibili i binocolini da teatro al modico prezzo di una sterlina. Inserisci la monetina, e i binocoli si sbloccano. Se la moneta venga restituita al termine della rappresentazione, non saprei...
- Infine: ovviamente “We will rock you” vende ad un pubblico molto più internazionale e generalista di, si fa per dire, “Wicked”. Il circle del martedì sera era pieno di stranieri. Ho notato una folta schiera di orientali (giapponesi, direi). E soprattutto, tutto intorno ai nostri posti, un sacco di ragazzine italiane. AARGHHH! Con quella che capiva l’inglese che traduceva alle due vicine (che poi ridevano in differita), e poi tutte insieme all’intervallo si chiamavano da una parte all’altra del dress circl
e...
- Ad un certo punto, i bohemian ricordano i musicisti famosi scomparsi (tra cui menzione speciale per Michael Jackson) e cantano la canzone "Only the good die young" . Beh, non sono riuscita a capire se il pezzo ha sempre fatto parte dello show oppure se è stato aggiunto di recente.

Bene, questo per la nostra prima serata di teatro londinese. A breve la seconda parte... Wicked!!

venerdì 24 luglio 2009

Partenza!

Cari lettori,

sto ultimando la valigia per Londra. In realtà il volo è prenotato per lunedì 27, ma già da domani non sarò più on-line.
Appena sarà possibile informarvi sugli spettacoli del West End, e sulla mia esperienza londinese, ovviamente lo farò. Non mi sbilancio sulle date, perché al rientro da Londra potremmo anche soffermarci qualche giorno al mare.

Vi penserò molto...
Buone ferie a tutti!!!

lunedì 20 luglio 2009

UFFA!!!

Oggi sono arrabbiata.


La mia partenza per Londra si avvicina (tra una settimana a quest'ora sarò già lì ), i biglietti di ogni genere sono fissati (non solo musical, ma anche una visita allo stadio di Wembley per Federico), l'albergo riconfermato, abbiamo addirittura già fatto il check in e abbiamo la carta d'imbarco prestampata (miracoli delle low cost.. ).


Ma... Ma ci mancava l'influenza suina, o, più correttamente, il virus H1N1 a rovinarci i preparativi. E' fastidioso parlare con colleghi, parenti e amici e sentirsi sempre dire " state attenti all'influenza", "guarite bene prima di rientrare a lavoro"... E' un assillo continuo, un assedio, aggravato da un collega che tende a drammatizzare qualsiasi cosa. A sentir lui quest'influenza farà milioni di morti, poi muterà e continuerà la sua opera di pulizia... E sinceramente, sentire per otto ore al giorno questi discorsi è veramente faticoso.


Comunque, io non ho paura, e non ho intenzione di rinunciare alla mia vacanza "in the city that doesn't sleep", una vacanza che aspetto con ansia da 11 anni, da quando sono tornata dal mio primo viaggio a Londra. Certo, starò attenta a non prendere freddo, a  non farmi starnutire in faccia... Ma anche se dovessi prendere un qualsiasi tipo di influenza, non ne farò un dramma... Andrò da un medico, mi farò prescrivere delle medicine, e questo è quanto.


Però questa benedetta influenza poteva aspettare ancora un mesetto prima di venire fuori, ecco!!