martedì 30 gennaio 2007

Rebecca... Finalmente

Ed ecco a voi la mia recensione... Ammetto che mi ci è voluto un po' a prepararla, ma ultimamente sembra che il mio tempo libero si sia volatilizzato...


Per descrivere la mia serata al Raimund Theater bastano due paroline… Praticamente perfetto!!


Ho avuto fortuna, e ho trovato un ottimo posto, in 4. fila centrale. In pratica gli attori erano a pochi metri da me, e potevo vederli chiaramente in viso. Probabilmente si è trattato del miglior posto che mi è mai capitato da quando sono appassionata di teatro.. :-))


Il cast era composto da tutti gli attori principali: appena ho visto la lista di attori in scena la sera mi si è stampato in faccia un sorriso a 78 denti… ;-P


 


La trama è quella raccontata da Daphne du Maurier e poi filmata da Hitchkock nel film “Rebecca la prima moglie”: la giovane dama di compagnia di una ricca signora americana si innamora ricambiata del facoltoso vedovo Maxim DeWinter, e lo sposa. Ma la vita con lui nel suo palazzo di Manderley non è affatto facile per la ragazza, perché ovunque aleggia lo spettro di Rebecca, la prima moglie di Maxim, morta in un incidente di barca; inoltre, da quando è tornato a casa, anche l’uomo è scontroso e perennemente arrabbiato.


In particolare Mrs. Danvers, la governante del palazzo, è ancora devota a Rebecca, non si rassegna alla sua perdita e fa di tutto per mettere in difficoltà “Ich”. Una notte, nella rada di fronte a Manderley, viene ritrovata una barca: è quella di Rebecca, e nella cabina c’è il cadavere della donna. E’ subito chiaro che sarà necessaria un’inchiesta per chiarire le cause della morte della prima signora DeWinter. Solo di fronte a questo fatto Maxim confida ad Ich la vera natura dei suoi sentimenti per Rebecca, e da questa confessione la ragazza trova la forza di cambiare e di imporsi su Mrs. Danvers e di affermare la propria personalità.


Credo che tutti sappiano come finisce l’opera, ma comunque non vi racconto il finale… ;-)


 


I set: le scenografie principali sono l’hotel di Montecarlo, le stanze di Manderley (dominate da una scalinata che fa molto Sanre--- volevo dire Sunset Boulevard ;-)) e la rimessa delle barche che era il nido di Rebecca. Nei momenti in cui servono scenografie diverse (Londra, Venezia, gli esterni di Manderley), vengono proiettate immagini digitali su un telo, con effetti molto interessanti. Ad esempio, nella scena in cui Ich va a Londra, viene proiettata la sagoma di una classica cabina telefonica inglese dentro a cui si vede Ich che telefona a Maxim a Manderley, e dalla parte opposta del palco, un cono di luce ci mostra uno spaccato dello studio di Maxim.


Quelli che invece sono i set tradizionali sono davvero ben realizzati. Oltre alla già citata scala a spirale che troneggia a Manderley, ce n’è un’altra molto più diroccata che serve per raggiungere il capannone delle barche; e poi c’è l’hotel di Montecarlo, con i tavolini a cui siedono i nobilotti inglesi che sparlano di Maxim e della sua nuova fidanzata. Ma soprattutto, mi è piaciuta moltissimo la camera di Rebecca. Grande, ariosa, con un grande letto al centro e una finestra che guarda verso il mare. Ed è davvero un bell’effetto quando la stanza prende a ruotare così che Mrs. Danvers e Ich che sono all’interno della stanza, guardando fuori dalla finestra guardano in effetti verso il pubblico, piuttosto che verso il retro del palco com’è stato fino a quel momento.


 


Le musiche: Rebecca sta rapidamente scalando la mia personale classifica dei musical preferiti. Non è, IMHO, all’altezza di Elisabeth, ma è sicuramente un’ottima partitura. Molte delle canzoni hanno la particolarità di piantarsi in testa all’ascoltatore e di non volerne più sapere di andarsene (la più “appiccicosa”? ovviamente “Rebecca – wo du auch immer bist, dein Geist bleibt ruhlos wie die wilde freie See…”)


Alcune cose qua e là sanno un po’ di già visto/sentito, anche nel modo in cui sono poi messe in scena; una su tutte la scena “Die neue Mrs. DeWinter”, dove i domestici aspettano l’arrivo di Maxim e di Ich, che mi ha ricordato molto le “Schönheitspflege” di Elisabeth. Musicalmente parlando, qualche passaggio mi ha ricordato Elisabeth, ma anche Mozart.


Lo score si merita un punto in meno nel mio personale metro di giudizio perché manca di una grossa scena corale alla “Milch” o anche “Der Mensch wird erst Mensch” da Mozart.


I testi di Michael Kunze sono, al solito, una dimostrazione delle potenzialità della lingua tedesca. Sono divertenti, intelligenti, pungenti; romantici senza essere sdolcinati… Non so se una traduzione potrebbe rendergli giustizia.


Sarà per la mia attuale situazione personale (mamma che cacofonia :-P), ma trovo che una serie di canzoni siano veramente ben riuscite e toccanti, con “Die Stärke einer liebenden Frau” e (udite udite!!) “Ehrlichkeit und Vertrauen” una spanna sopra tutte le altre. Sono testi davvero belli, e con questo chiudo il discorso.


 


Per finire, il cast. Già dal CD sapevo che tutti potevano offrire prestazioni eccezionali. Ed in effetti è così. Wietske van Tongeren è un’ottima “Ich”, e a parere mio non ha neanche dovuto sforzarsi molto per entrare nella parte. Come dicevo altrove, sembra davvero una ragazzina inesperta che via via acquisisce consapevolezza in se stessa. Credo che sia un personaggio che ispira simpatia, perché probabilmente tutte le ragazze del mondo si sono sentite, di tanto in tanto, inadeguate e quasi “perseguitate” dalla sfortuna o meglio ancora, dal capoufficio cattivo. Solo una domandina da perfetta ignorante: il ruolo di “Ich” mi sembra molto meno “importante” vocalmente rispetto a quello di Elisabeth… O mi sbaglio clamorosamente?


Uwe Kröger... Un nome una garanzia. E’ tutto quello che ci si può aspettare. Entra in scena, e sai già cosa farà, e va proprio così. Semplicemente grandioso, e sono più che felice di averlo visto dal vivo. Un’altra nota… Ma pover’uomo, quanto lo fanno fumare in questo show? Non sanno che il fumo danneggia le corde vocali??? *mock angry*


E la star della serata: Susan Rigvava-Dumas. Perfettamente a suo agio nel ruolo della crudele Mrs. Danvers: mai un gesto fuori luogo o un capello fuori posto. Se avessi una governante inglese dovrebbe proprio essere così. E ha una voce grandiosa. So che inizialmente il ruolo era stato pensato per Pia Douwes, ma ad essere sincera *adesso* non riesco a vedercela… Susan è veramente perfetta.


I personaggi “minori”: io sono una delle poche persone che apprezza Carsten Lepper soprattutto nelle sue parti ironiche, quindi mi è sembrato veramente a suo agio nel ruolo di Jack Favell. Ad essere sincera, avrei anche voluto che cantasse un po’ di più… :-P


Kerstin Ibald è veramente molto brava (bello tra l’altro vederla finalmente in abiti civili… ;-)), e lo stesso vale per Carin Filipcic. Non sono una fan del suo numero “I’m an American woman”, ma ammetto che è divertente e che la signora ha una grande voce.


Ma dalla sera dello show ho una nuova star personale… André Bauer. Sì, lo so, sembra sempre Franz Joseph in borghese, ma come ho già detto la sua canzone è davvero toccante, e mi è piaciuto molto ogni volta che entrava in scena…


Bene, con questo concludo… Che altrimenti questo post diventa veramente troppo lungo… :-P


 

venerdì 26 gennaio 2007

Noi l'avevamo sempre saputo...

Finalmente lo dicono anche gli stessi scrittori di teatro. Importare divi da Hollywood per fare botteghino nel West End è una politica che non rende.


Speriamo che chi di dovere se ne renda conto, prima a Londra e poi, il prima possibile, anche da noi.


http://news.yahoo.com/s/afp/20070126/ts_alt_afp/afpentertainmentbritain_070126151727

lunedì 22 gennaio 2007

Le soddisfazioni della vita...

Intanto che aspettate la mia recensione, e per farvi venire un po' di sana invidia, vi posto un'altra immagine di Vienna (beh, più o meno... )


Rebecca


 


Il mio programma di sala autografato " di pirsona pirsonalmente" da Uwe Kröger, Wietske van Tongeren, Carsten Lepper, André Bauer e Susan Rivaga Dumas.


E' stata una serata spettacolare. Un sogno che diventa realtà. Un posto ottimo (4. fila centrale), il top cast fino all'ultimo swing e poi la stage door. In linea di massima sono una timida, difficilmente mi faccio avanti con gli attori/i calciatori e le celebrità in genere. Però stavolta mi sono detta "Carpe diem. Quando mai mi ricapiterà nella vita di incontrare Uwe Kröger? E allora, al bando la timidezza, e facciamoci avanti!"


Comunque, alla stage door c'erano solo 6 - 7 persone, di quelle che sono "visitatori fissi" del teatro, che conoscono tutti gli attori e che quindi non hanno bisogno di chiedere autografi. Io invece stavo lì, con il mio cappottino rosso e il programma stretto forte forte al petto...  Susan è stata la prima ad uscire, e devo essere sincera, non ero neanche sicura che fosse lei. Poi si è messa a parlare con uno dei ragazzi che era lì, e mi guardava. A quel punto ho fatto un gesto come per dire "Mi firmi un autografo?" Le ho detto "Ho visto che parlavi, non volevo disturbarti" (tra l'altro stava raccontando di come fosse inciampata nel vestito mentre scendeva lo scalone di Manderley), e lei ha detto "Non ci disturbate mica... Se non parlate noi non sappiamo se volete qualcosa".
Poi è uscito Carsten Lepper, seguito da Uwe... Che ancora in carattere con il personaggio ha fatto qualcosa di molto "british" e ha parlato del tempo...  (era una serata piuttosto calda e ventosa, si pensava quasi che fosse Kyrill che arrivava...). Ha raccontato di aver trovato un inverno così caldo solo a Los Angeles. Quando gli ho chiesto l'autografo gli ho detto qualcosa tipo "Posso avere l'autografo della star?", anche se probabilmente non mi ha sentito.. Comunque, è stato molto amichevole, davvero. Non ha recitato la parte della star "Sono troppo importante per fermarmi a parlare e firmare autografi ai fan"


Intanto Carsten e Susan avevano cominciato una specie di show... Stavano cantando "Sie war gewohnt geliebt zu werden", ma a parti invertite. ;D E poi se ne sono andati su una vecchia e scassatissima Peugeot 106 blu, con Carsten che guidava e Susan accanto...;D
Intanto era arrivata anche Wietske, con un mazzo di fiori formato famiglia. E' stata molto carina con una delle ragazze che aspettava lì, le ha dato un libriccino con le foto, gli autografi e le dediche di tutto il cast. Che invidia, signori... Comunque, anch'io mi sono beccata il mio bell'autografo. Wietske dev'essere piuttosto giovane, forse più giovane di me. Mi sembrava molto simile al suo personaggio, e quando è andata a prendere il taxi mi veniva in mente la canzone di Mrs. Van Hopper "Du wirst niemals eine Lady".. :P


Come si suol dire, avevo fatto trenta, volevo fare trentuno. Volevo gli autografi di André Bauer e Kerstin Ibald. André è uscito inseme a Carin Filipcic (che è andata via con un motorino parcheggiato sul marciapiede... :o), e sono riuscita a bloccarlo con una frase simpaticissima tipo "Senza baffi non ti riconoscevo"...  (Ma non pensavo solo a Crawley, ma anche al suo Franz-Joseph). Quando ha iniziato a firmarmi l'autografo, il mio cellulare si è messo a squillare. E la mia suoneria è l'overture di Tanz der Vampire...  Ovviamente il maledetto telefono non voleva smetterla di suonare, così ho risposto. Era il mio caro ragazzo, che voleva sapere se stavo guardando troppi bei ragazzi...  Ho tagliato corto, ma ormai si era capito che sono italiano. Quindi, quando André mi ha reso il programma mi ha detto "Ciao bella" e ovviamente gli ho risposto in italiano. ;D


Sono fiera di me stessa, e felice di aver parlato con le star. Sono convinta che un'occasione del genere vada presa al volo. Anche se effettivamente avrei voluto *parlarci* davvero, e non solo chiedergli se mi firmavano gli autografi... Vabbé, non si può avere tutto dalla vita... 

domenica 21 gennaio 2007

Un consiglio

Signori, accettate un consiglio: prendete un treno, un volo per Vienna. Dopodiché prendete la metropolitana fino a Gumpendorferstrasse, comprate un biglietto per Rebecca e godetevi lo spettacolo. Ne vale la pena, davvero.


E no, non ho la percentuale sul numero di persone che mando a Vienna (peccato... )


DSCN0340-1.jpg


Sto già lavorando sulla recensione... Portate pazienza...

sabato 13 gennaio 2007

Non ci credo...

Ho saputo all'improvviso di essere in ferie la settimana prossima (i famosi giorni che dovevo prendere a dicembre e poi non se n'era fatto di niente).


Indovinate dove vado?


Rebecca, aspettami!!!


Ho già sistemato tutto: comprato i biglietti ferroviari, prenotato l'hotel, comprato il biglietto per lo spettacolo... *incrocia tutto il possibile sperando di vedere Uwe...*

mercoledì 10 gennaio 2007

Lo so, lo so...

Ho un sacco di post in preparazione (la recensione di JCS, un po' di polemica sul Phantom-film, il vecchio ma appassionante dibattito traduzioni vs. originali...), ma non riesco a concluderne neanche uno.


Blocco dello scrittore?? O semplicemente troppo lavoro?


Comunque sia, non sono scappata...