venerdì 10 ottobre 2008

Mamma mia: semplicemente Streep-itoso

Scusate il gioco di parole scemo, ma non potevo esimermi...


Come ormai ho ripetuto fino alla noia, i juke-box musical non sono proprio il mio pane quotidiano: di Mamma mia ho il cd del cast Londinese, ma ad essere sincera non ne ascolto mai più di un paio di canzoni per volta. Sarà che negli anni '70 non ero ancora nata, sarà che le prime canzoni degli Abba non brillano certo per profondità dei testi (era lontano Tim Rice... ), ma mi stufo quasi subito. 
E nonostante tutto, domenica sera sono andata a vedere Mamma mia al cinema. Del resto, perché perdere l'occasione per vedere, commentare e magari criticare?  Ebbene, come capita spesso devo ammettere di essermi sbagliata.
Mamma mia non sarà mai il mio musical preferito, ma di sicuro è un modo divertente per passare due ore in allegria. E come già per Cats, bisogna dire che è uno spettacolo che va visto per essere meglio apprezzato. Secondo me, dal semplice ascolto del CD la storia non emerge chiaramente, e quindi uno si trova a sentire un "best of" degli ABBA. Che magari neanche sono la tua band preferita...


Comunque, veniamo al film. La trama è leggerina: alla viglia del suo matrimonio, Sophie invita, all'insaputa della madre, i tre uomini che potrebbero essere suo padre per capire quale lo sia realmente, in modo che possa accompagnarla all'altare. Il problema è che ha qualcosa in comune con ognuno di loro (Bill, avventuroso scrittore, Sam, architetto newyorkese e Harry, uomo d'affari inglese). L'arrivo dei tre uomini scombussola Donna, la madre, e anche le sue amiche Tanya e Rosie. Come in una commedia degli equivoci, ogni personaggio cerca di ottenere qualcosa di diverso: Donna cerca di evitare gli uomini, loro cercano di parlare con lei, Sophie spera che non tradiscano il suo segreto... Ma tutto ovviamente si conclude bene.


Come già detto, il film è allegro e divertente, una commedia vitale e gioiosa... Meryl Streep sembra una ragazzina, nonostante i suoi quasi 60anni (!), e balla e canta sprizzando energia da tutti i pori. Forse la sua voce non sarà pari a quella delle stelle di Broadway, ma personalmente l'ho trovata molto buona e azzeccata. Tra l'altro, leggo su Wikipedia che aveva iniziato gli studi per diventare soprano, quindi forse proprio digiuna di canto non è... Molto brava anche Sophie, Amanda Seyfried, e le amiche di Donna, Julie Walters (era la maestra di danza di Billy Elliot) e Christine Baranski (fenomenale la sua "Does your mother know").
Un po' meno forte il cast maschile, soprattutto quello adulto. Pierce Brosnan ha una voce da rock star (poca estensione, tono da fumatore incallito), e gli altri cantano talmente poco che è difficile giudicarli.
Molto divertente la prima parte, dove in vari punti mi sono sganasciata dalle risate...  Più riflessiva la seconda, con Donna che pensa al tempo che scorre ("Slipping through my fingers") o alla sua storia fallita con Sam ("The winner takes it all")... ma solo per arrivare al finale dove tutto si aggiusta e finalmente ci sono i festeggiamenti per il matrimonio...


Le musiche degli Abba sono incredibili: ti fanno venire voglia di ballare, di cantare, di muoverti... infectious dicono gli anglo americani. Insomma, da domenica non faccio altro che fischiettare "Dancing queen" e "Mamma mia" a ritmo continuo...


Considerazione 1: questo film sta trasformando Federico in un appassionato di musical. Appena ha saputo che il tour europeo era in programma a Milano ha detto che potremmo anche andarci...
Considerazione 2: ho letto un po' di recensioni in internet. Quelle dei giornali possono essere più o meno positive, ma sono sempre professionali. I commenti postati dai vari utenti invece talvolta sfociano nella maleducazione più becera, talvolta nell'ignoranza pura. E poi ci si stupisce che i musical da noi abbiano scarso successo...

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