venerdì 11 luglio 2008

Sweeney Todd

Domenica sera ho finalmente visto Sweeney Todd. Quando era uscito al cinema non ero riuscito a vederlo per una serie di motivi, non ultimo la diffidenza dei possibili accompagnatori... E così appena possibile l'ho recuperato in dvd.
Cominciamo come sempre con le premesse. La mia conoscenza di Sondheim si limita a "Passion", quindi ovviamente non l'unica cosa che sapevo di Sweeney Todd era la trama a grandi linee, questa storia di vendetta di un uomo contro il potente che gli ha rubato la moglie e la figlia e lo ha condannato ad una vita da forzato (detta così non sembra un po' il conte di Montecristo?? ).


Il film è decisamente interessante sotto vari punti di vista. L'ambientazione in una Londra cupa, triste e fumosa dà subito il tono al racconto, e Tim Burton è probabilmente uno dei registi più adatti ad affrontare una storia così particolare. I protagonisti forse non sono i più adatti a livello vocale (anche se bisogna ammettere che è molto più di semplice affrontare lo spartito in uno studio di registrazione che non dal vivo in teatro), ma sono semplicemente perfetti per quello che riguarda l'interpretazione. Johnny Depp è uno Sweenwy Todd quasi folle nel suo desiderio vendetta, e la sua complice Helena Bohan Carter è abbastanza "schizzata" da tenere in piedi il piano di Sweeney. Come tutte le appassionate di Harry Potter, ho un debole per Severus Pit-- cioè, Alan Rickman, per cui ho apprezzato la sua rappresentazione del depravato giudice Turpin (questo nome sarà stato scelto a caso? Non ricorda un po' la parola turpe, che tra l'altro lo descrive benissimo??). E vi dirò, non mi sembrava neanche che cantasse così male.
Molto carini Anthony e Johanna, anche se non è possibile dare un giudizio sulle loro doti canore, visto che non hanno poi delle parti così ampie, almeno in questa versione cinematografica. Anthony canta solo "Johanna", mentre a lei tocca solo il pezzo sugli uccelli chiusi in gabbia (chiedo perdono, mi sfugge il titolo).
Simpatico Pirelli - Sasha Baron Cohen e la sua canzone, che ripropone un po' tutti gli stereotipi dell'italiano fanfarone, e molto carino Toby. Mi dispiace un po' che l'unica vera attrice di musical sia stata relegata in una parte che, per quanto importante ai fini della storia, appare poco e canta ancora meno. Non so se nello show di Broadway fosse più presente, ma qui il suo ruolo è davvero marginale.


Dal punto di vista musicale, mi spiace dirlo, ma non sono rimasta completamente soddisfatta. Sarà perché Sondheim scrive musica più "colta", ma alla fine del film non c'era una sola melodia che mi fosse rimasta impressa, fatta eccezione forse per "I feel you, Johanna". Ho la sensazione che per apprezzare a pieno lo stile di Sondheim ci vogliano ripetuti ascolti, che ti permettono di cogliere le sfumature, i temi ricorrenti & so on, fatto che forse lo rende meno adatto ad una trasposizione cinematografica e lo relega un po' nell'ambito del "solo per intenditori".
Mentre alla fine di "Rebecca" uno spettatore probabilmente fischietterà la title song, o uscito da "Cats" non si toglierà di testa Memory, alla fine di uno spettacolo di Sondheim avrà più difficoltà a ricordare una melodia. Si dice talvolta che per un compositore essere orecchiabile sia un po' un segno di banalità, di facilità... Ma forse per lo spettatore medio non è così una brutta cosa.


Comunque, al di là di tutto, un film che vale veramente la pena di vedere, sia per chi è appassionato di musical, sia per i fan di Johnny Depp e Tim Burton. Sarei curiosa di sapere com'è andato a livello italiano e generale, se ha fatto meglio di altri musical al cinema o se invece, nonostante i grandi attori che avrebbero dovuto attirare in sala un pubblico diverso dal solito, è rimasto un film di "nicchia".

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