mercoledì 29 agosto 2007

Post mattutino...

Questo post era pronto per essere "pubblicato" ieri sera, ma poi è saltata la linea in ufficio... E allora ve lo propino adesso, prima di andare al lavoro...


 


Il commento di Joseph sui film che potrebbero fornire materiale da musical mi ha messo in moto le rotelline...
E' cosa nota che il teatro e il cinema vanno a pescare nella letteratura quando non sono in grado di inventarsi un soggetto nuovo. Rimanendo al nostro ambito musical-e, ecco che abbiamo The Phantom of the Opera, Rebecca, Les Miserables, Jekyll & Hyde, Romeo et Juliette (e la sua rilettura in chiave moderna West side story), Notre dame de Paris per citare solo i titoli-capolavoro.
Ci sono poi altri musical meno famosi tratti da libri conosciuti (penso ad esempio a The secret Garden, Jane Eyre, Autant en emporte le vent [versione francese del classicone "Via col vento"]), e musical famosi di cui talvolta si ignora siano stati tratti da libri (due esempi su tutti per dimostrare la mia ignoranza: per un buon periodo non ho saputo che Passion di Sondheim era tratto da "Fosca" di Tarchetti, né che Wicked era tratto da un libro americano piuttosto famoso...)
Capita poi anche che il cinema dia impulso al teatro, e che sul palcoscenico arrivino le trasposizioni di film di sucesso. Sono nati così per esempio The Producers, Tanz der Vampire, l'ultimo nato Legally Blonde e i "nostri" musical Vacanze romane e Tre metri sopra il cielo () (Ok, questo era un libro prima che un film. Ma dubito che senza l'effetto-Scamarcio avrebbe mai raggiunto lo status di cult).


A questo punto scateno la fantasia. Quali libri potrebbero venir trasposti sul palco? Quali film potrebbero diventare ottimi musical? Per quello che mi riguarda, so di sicuro che non mi piacerebbe vedere l'ennesima commediola leggera tradotta in musica, almeno che non fossero veramente ben fatti. Purtroppo per Hollywood e per Broadway, tutto quello che è troppo inconsistente non mi piace. Ho già seri problemi con Mamma mia e non so come fare a vedere Hairspray quando uscirà al cinema... Per me se in uno show non si piange, non è un buon segno... :-S (piccola parentesi: tra i musical leggeri, l'unico che ascolto volentieri è The Producers, e non so nemmeno io perché mi faccia tanto ridere...)
Al contrario, secondo me i libri francesi si prestano bene ad essere trasportati sullo schermo. Abbiamo già un musical su "I tre moschettieri" ed è in lavorazione un musical italiano su "Il conte di Montecristo". Eliminati questi, non mi dispiacerebbe vedere on stage i grandi classici romantici: "Madame Bovary", "Le relazioni pericolose" (pensate che personaggio potrebbe essere Valmont...), "Il rosso e il nero". Oppure i classici russi: penso che una versione musical di "Anna Karenina" potrebbe funzionare piuttosto bene, eliminando anche quelle lungaggini descrittive che rendono il libro un po'... "mattonesco". Oppure "Guerra e pace", fatto in stile Miserables, o ancora "Il dottor Zivago", con le scene di guerra tra paesaggi innevati e la storia d'amore...
Un altro filone che potrei apprezzare (per quanto negli show non gradisca troppe smancerie, e tenda a saltare le canzoni d'amore) potrebbe essere quello delle novelle di Jane Austin. Non mi dispiacerebbero né "Orgoglio e pregiudizio", né "Ragione e Sentimento". (visto che il mio libro romantico inglese preferito, Jane Eyre, è già diventato un musical, semisconosciuto ma molto bello). Oppure, dopo Il colore viola, si potrebbe adattare in forma musicale "Il buio oltre la siepe", anche se ultimamente i musical impegnati non sembrano godere di grande successo a Broadway. Sembra che gli spettatori americani preferiscano andare a teatro a svagarsi piuttosto che per pensare e confrontarsi anche con temi sgradevoli.
Oppure ancora, dopo Jesus Christ Superstar, Joseph e I dieci comandamenti si potrebbero scrivere musical su temi biblici o sulle vite dei santi, come suggeriva anche Franz qualche giorno fa...  In questo filone potrebbero inserirsi bene i nostri compositori italiani, magari supportati dalla Rai, che già ci propina storie bibliche in quantità.
Certo è che per tutti questi ipotetici musical ci vorrebbe una "penna" piuttosto ispirata... Sono tutti romanzi che si meriterebbero un trattamento musicale di rispetto, hanno trame che non andrebbero appiattite con musica banale e ripetitiva. Se vi dicessi che l'unico nome che mi viene in mente così su due piedi è quello di Silvester Levay?...   Alcuni di questi libri potrebbero essere nelle corde del nostro Lloyd Webber, se la sua musa tornasse a sorridergli... Ma su questo tema purtroppo non possiamo pronunciarci, solo incrociare le dita e sperare...


La stessa domanda posta sul musical-forum che frequento assiduamente ha prodotto altre risposte interessanti che vi sottopongo: "Le cronache di Narnia", la vita di Anastasia, oppure i libri di Rohal Dahl ("Le streghe", o magari "La fabbrica di cioccolato" :-)), "Robin Hood un uomo in calzamaglia" (meglio non suggerirlo a Mel Brooks, che sta già portando sul palco Frankenstein Junior...), "Intervista col vampiro" (anche se i vampiri non vanno granché a Broadway, visti i flop di Dance of the vampires prima, di Dracula e Lestat poi).
Mi pare che a noi le idee non manchino... Chissà se qualche produttore illuminato passerà mai da questi lidi virtuali, e si farà venire qualche buona idea...

9 commenti:

  1. Materiale ce n'è in abbondanza, a quanto leggo!
    Ma in questi giorni, io sono letteralmente "rapito" da una serie di romanzetti all'apparenza facili facili, di tale Sophie Kinsella: "I love shopping" e seguenti: "I love shopping in New York", "I love shopping in bianco", "I love shopping con mia sorella", che è quello che ho cominciato proprio ieri sera dopo che uno alla volta ce li siamo passati mia moglie, mia suocera, mia madre, mia sorella e mia zia facendoci delle sonore e autentiche risate. Ecco, io vedrei benissimo una commedia musicale molto "swing", leggera e romantica, come dire, "easy", basata su questi romanzi e sulla sua indimenticabile protagonista Becky Bloomwood. Mi chiedo come mai non sia stata fatta alcuna versione cinematografica.
    Tornando a noi: ma sapete perché è finita Glenn Close a fare Norma Desmond prima a Los Angeles e poi a New York? Perché il buon Loyd Webber, all'epoca, stava pensando di trasformare in musical proprio "Le relazioni pericolose", di cui la Close era una delle affascinanti protagoniste al cinema.
    Per il resto, secondo me Puccini e la genesi travagliata di "Turandot" sarebbero un soggetto perfetto per un musicalone sulla vita e le opere del mio compositore preferito.
    Per finire: a volte favoleggiavo persino su una versione musical di "Una fortuna pericolosa" di Ken Follett, altro mio autore-culto.
    Oibò, sarò malato?
    Franz

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  2. Ken Follett autore per musical? Bah, non saprei... Come si affrontano, musicalmente parlando, romanzi gialli, di suspence & co? (tra l'altro "Una fortuna pericolosa" credo di non averlo finito... ;-P)
    Piuttosto, dello stesso autore... Che ne dici di "I pilastri della terra"? Ho divorato quel libro, mi piace tantissimo... Ma forse andrebbe sfoltito un po'.

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  3. Ma guarda te: invece io ho maldigerito proprio "I pilastri della terra" (ohibò, e il prossimo mese che ne esce il seguito, come farò?), e "Una fortuna pericolosa" mi ha talmente emozonato che l'ho letto due volte!
    Comunque non intendevo Ken Follett "autore di" musical, ma un musical "ispirato a" un romanzo di Follett!
    Franz

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  4. Ehi ragassuoli, ma sapete che siete bravissimi ? Avete individuato in pochi post un sacco di titoli really interesting. Sono d'accordo praticamente su tutto ciò che avete prospettato (mi ripeto ma cosa vi devo dire ? che dissento quando invece acconsento ? a costo di ripetermi ma preferisco dire la verità). Io credo comuqnue che il musical-thrilling avrà un suo futuro anche se l'hit-hit-hit ancora non c'è stato in questo campo ma arriverà, vedrete. Dal mio ipotetico cappello a cilindro (a proposito vi tocca il fatto che stanno uscendo in dvd con importanti quotidiani fil muiscali classici ?) propongo "The little girl who lives down the lane" di Laird Koenig. Ci hanno fatto un cult-movie a metà degli anni '70 e nei paesi di lingua tedesca (sempre loro!) e lo eseguono sul non di rado palcoscenico in prosa...quest'anno lo fanno al teatro dlela Gioventù (o roba del genere) nella cara e dolce Wien...ma mi immagino io, contornato di urlanti teens viennesi, nein, tut mir leid...mi vergognerei troppo. No, non vado. ma - giuro - mi dispiace un sacco...
    Josef

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  5. Ok, ecco che ammetto di nuovo la mia ignoranza... Che libro è? Che film ne hanno tratto?

    E ora un'altra chicca: Ieri sera mettendo ordine in casa è saltata fuori un VHS, gentile omaggio di un'amica che era stata in Austria diversi anni fa. Si tratta di un film tedesco degli anni Cinquanta, intitolato "Die Trapp Familie in Amerika". Indovinate di che si tratta? Ne fareste una versione musical? ;-))

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  6. A chi piace THE SOUND OF MUSIC c'è un tour (costo € 33 a cranio...) a Salisburgo che ripercorre i luoghi del film e si chiama appunto "The Sound of Music Tour". E' bellissimo e sul pullman si cantano i brani del film (tratto poi da uno spettacolo teatrale a sua volta tratto dal libro dal titolo omonimo al Vhs di cui Martina...). Un vero sogno fra le alture di Salzburg...ma la guida ci ha detto che SOUND è conosciuto in tutto il mondo tranne nei paesi di lingua tedesca per una sorta di incidente diplomatico o di diritti non concessi, insomma credo lì che sia uscito solo qualche anno fa dal 1965, anno della sua realizzazione...che storia strana!
    Josef

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  7. Scusate, salto indietro a qualche post fa...Martina si domandava da che libro è tratto e che cos'è THE LITTLE GIRL WHO LIVES DOWN THE LANE. Allora, il film, con una giovanissima Jodie Foster, è del 1976 (sì, gli anni del...Levay pre-disco music) e con altri interpreti bravissimi ed è tratto da un libro- immagino uscito qualche anno prima-di un certo Laird Koenig. E' la storia di una ragazzina di 13 anni il cui padre, un poeta, prima di morire per un male incurabile, viene istruita su cosa dovrà fare una volta ritrovatasi sola (è figlia unica e ha solo una madre "assente" che vive in Europa). Le dice che si deve fare "piccola nel mondo" in modo da non essere notata e in modo da vivere lontana da manipolazioni e influenze esterne perchè "ti vorranno cambiare - dice- per trasformarti in ciò che loro vogliono che tu sia, contrastando ciò che invece sei. Ma tu resta te stessa". La ragazza esegue tutto alla lettera (fra le varie cose lei studia a casa da sola proprio per evitare contatti indesiderati con l'esterno) ma quando incontra un ragazzo che mostra di amarla così com'è, i dettàmi del padre vengono sconvolti e rivoluzioneranno l'intera sua esistenza. Pochi personaggi ma indimenticabili, sarebbe il primo Musical sulla solitudine...argomento poco trattato e che ancora spetta il suo spartito-capolavoro.
    Josef

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  8. Trovato su Internet Movie Database!! Giuro che non l'avevo mai sentito nominare, ma sembra interessante... La locandina dà un che di thriller al tutto che non mi dispiace affatto.
    Ma immagino che se mai la Rai lo passerà in TV sarà a notte fonda, e io sbaglierò nuovamente la programmazione... (vedi sotto...)

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  9. Martina, mi fa piacere la tua curiosità. Ecco, se vuoi aspettare una "ufficiale" riproposta televisiva, bene. Se dovessero passare i mesi e vedi che...nada de nada., allora sappi che ho tutto : il romanzo in italiano, la vhs in italiano e in inglese e il dvd in italiano e in inglese. Quando sarà, a te la scelta.
    Grazie ancora,
    Josef

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