lunedì 1 ottobre 2012

"Wer sie stört wird zerstört"...

...O anche "Man besiegt sie nicht"...

Quella di Rebecca a Broadway è ormai diventata la cosiddetta "novella dello stento".
A maggio era stata (finalmente) annunciata una data di apertura per il musical di Kunze e Levay, e a giugno erano stati trovati anche i nuovi protagonisti, dopo l'abbandono di Sierra Bogges e Tam Mutu a causa del primo rinvio dello show.
Ma ai primi di settembre, proprio quando dovevano cominciare le prove, si è verificato un ulteriore ritardo a causa della morte di un investitore, che avrebbe dovuto sostenere lo spettacolo con 4.5 milioni di dollari. Inizialmente si era parlato di uno slittamento di un paio di settimane: le prove avrebbero dovuto avere inizio il primo ottobre.
Proprio ieri però è uscito un articolo su Broadwayworld dove si ipotizzava una cancellazione dello spettacolo, e solo poche ore dopo i produttori Ben Sprecher e Louise Forlenza sono stati costretti ad annunciare che Rebecca è rimandata  a data da destinarsi. 
Qui è dove la trama si tinge di giallo. Il nuovo investitore che era stato trovato per completare la capitalizzazione dello spettacolo sarebbe stato convinto a ritirare il proprio appoggio da un'e-mail anonima piena di allusioni e bugie e talmente dettagliata da attirare anche l'attenzione della magistratura. (http://tinyurl.com/9cqy46bhttp://tinyurl.com/8ws2nlj)

Certo, lo stesso Ben Sprecher parla di altre possibilità per portare "Rebecca" a Broadway, ma di sicuro il povero Kunze non ha vita facile al di là dell'oceano. Prima il massacro di Tanz der Vampire, ora la crisi economica più grave dal 1929 e la morte dei finanziatori... Certo è che la storia di "Rebecca" si fa sempre più dura: prima lo scetticismo del pubblico americano, poi i continui ritardi, adesso anche le misteriose e-mail che dissuadono gli investitori... Mah, staremo a vedere. Ma il mondo del teatro è superstizioso, e questo rincorrersi di notizie non favorisce certo il passaparola positivo sullo spettacolo. Io la vedo bigia... 

2 commenti:

  1. Update: la storia ovviamente è stata ripresa dal New York Times, con un articolo che riassume la vicenda... E sinceramente anche il redattore è stupito dalla stranezza delle situazioni... http://tinyurl.com/9fxgr9p

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  2. Un vero peccato; chissà cosa c'è sotto. Certo che se "basta" la morte di un investitore per bloccare tutto... forse i produttori annusavano aria di disastro e hanno messo su questo complotto per bloccare in tempo tutto!

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