lunedì 21 marzo 2011

La sorella del genio - Nannerl Mozart


Sto leggendo un romanzo storico che ho comprato tempo fa per un viaggio in treno. Si intitola "La sorella di Mozart", della scrittrice italiana Rita Charbonnier, e racconta la vita della primogenita di casa Mozart dall'infanzia all'età adulta.

Credo di aver sentito parlare per la prima volta di Nannerl Mozart quando ho cominciato ad ascoltare il musical di Kunze e Levay sul famoso compositore austriaco. Nello spettacolo, Nannerl (Maria Anna Walburga Ignatia il nome completo, mi perdonerete se continuo a chiamarla con il suo soprannome) è una figura importante ma comunque secondaria, un personaggio che serve soprattutto come contrappunto all'esuberante Wolfgang. All'inizio dello spettacolo ci viene detto che anche Nannerl è stata una bambina prodigio ("Was für ein Kind"), ma non vediamo mai il suo percorso di artista. Nelle scene seguenti Nannerl è già una ragazza che si occupa del padre mentre Wolfgang e la madre vanno in cerca di fortuna in giro per l'Europa. L'unico momento in cui sembra rimpiangere la sua attività musicale è nel secondo atto, in "Der Prinz ist fort", quando dice "...mein Wunderzeit ist aus
bald werde ich Mann und Kinder haben,
und spiel Klavier nur noch zu Haus".

Nannerl resta comunque sempre un personaggio dalla parte di Mozart: se nello spettacolo il genio salisburghese ha dei contrasti all'interno della famiglia, questi sono più che altro con il padre Leopold.

Al contrario, il libro che sto leggendo fa emergere degli equilibri diversi all'interno della famiglia. Leopold è interessato soprattutto a sfruttare il talento del figlio dal punto di vista economico, e trascura invece i desideri e le aspirazioni della figlia femmina dicendo che la composizione e lo studio del violino non sono attività adatte ad una donna. Nannerl e Wolfgang sono molto uniti da bambini, due anime simili, ma nel crescere si allontanano, uno all'inseguimento del proprio talento, l'altra obbligata a dare lezioni di musica per sostenere la famiglia e i viaggi del fratello, costretta dalle convenzioni sociali in un ruolo che non sente suo, mentre la propria musica preme per essere espressa. In questo romanzo la musica di Nannerl è una parte importante della storia, una forza che lei a fasi alterne cerca di reprimere e di esprimere.

Non mi aspetto autenticità al 100% né dal musical di Kunze - Levay, che dipinge forse un po' un santino di Nannerl, né da un libro che si proclama "romanzo storico", non biografia. Però a questo punto sarei curiosa di leggere una biografia documentata della sorella del genio, per vedere a che punto si situa la verità. Certo, se ci fosse qualcosa di tradotto in italiano non sarebbe male...

Nessun commento:

Posta un commento