domenica 20 marzo 2011

Flahdance in ritardissimo...


Ooopps...
Questa è una recensione che avrei dovuto pubblicare già diversi giorni fa, ma che per svariati motivi non sono mai riuscita a sistemare. Tentiamo di riprendere le fila del discorso.

Dunque, in febbraio sono andata a vedere Flashdance al teatro Verdi di Firenze. Si tratta del nuovo spettacolo di Stage Entertainment che sta attraversando in tour l'Italia, e che si rifa al famoso film del 1983 con Jennifer Beals.
Ammetto che sono andata a teatro leggermente prevenuta, non essendo mai stata una fan del film, ma di essere uscita pienamente soddisfatta. Prima di tutto perché i pezzi storici del film ("Maniac", "What a feeling", "Manhunt") sono presenti nello spettacolo, e poi perché tutto lo show emana un'energia mostruosa.

La storia è sempre quella di Alex, operaia di giorno, ballerina di notte, con il grande sogno di entrare a far parte dell'Accademia di danza di Pittsburgh. Alla vicenda si aggiungono poi gli altri personaggi: Nick, il padrone dell'azienda dove lavora Alex, che si invaghisce di lei, la madre di Alex che la sprona a lottare per realizzare i suoi sogni, le altre ballerine che vengono adescate dal proprietario del nuovo locale di strip, il personaggio di Jimmy, che sarà protagonista di un drammatico punto di svolta dello show.
Il cast è energico, giovane e talentuoso. Ottima Simona Samarelli nel ruolo di Alex, a suo agio sia nelle coreografie di danza che nelle parti cantate. Molto bravo (e carino :-)) Filippo Strocchi nel ruolo del capitalista dal cuore tenero Nick Hurley, così come Massimiliano Pironti nel ruolo più ingrato dello spettacolo. Bravissime e sensuali le tre ballerine amiche di Alex, ovvero Gloria (Giada D'Auria), Jazmin (Chiara Vecchi) e Keisha (Daniela Pobega), anche se personalmente le ho trovate un po' sopra le righe nella recitazione, nelle loro scene "dietro le quinte" prima di affrontare il pubblico del bar di Harry. Scelta registica? Può sicuramente darsi, ma non avendole mai viste recitare non sono in grado di esprimere un giudizio. Probabilmente per me la sorpresa della serata è stata Barbara Corradini nel ruolo di Hannah, la madre di Alex. Ottima presenza scenica e recitazione convincente, e due pezzi dove stupisce con un'ottima capacità vocale.

A proposito di sorprese, sono rimasta di sasso quando nel secondo atto i musicisti hanno attaccato con "Gloria". Ho capito perfettamente il perché della canzone, ma ammetto che mi ha spiazzato non poco. Ammetto anche che le canzoni originali scritte apposta per lo spettacolo non mi hanno colpito in maniera particolare. Forse le "vecchie" canzoni sono così famose e così trascinanti che i pezzi originali non riescono a mettersi sullo stesso livello. Non che fossero brutte, intendiamoci, ma scommetto che il 99,9% delle persone uscendo canticchiava "What a feeling" o "Maniac" .

Il teatro purtroppo era tutto meno che gremito, nonostante si trattasse di un sabato sera. Del resto lo spettacolo era in città già da una decina di giorni, e forse molti erano già stati a teatro.

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