giovedì 27 gennaio 2011

L'album del mese - Sister Act


Tento di riprendere la serie dei post sull'album del mese, inaugurata e naufragata mestamente alla prima puntata....

I film musicali generalmente mi piacciono molto (ma dai, l'avreste detto??), e Sister act non fa eccezione. Mi piace la storia, semplice ma non banale, mi piace Whoopi Goldberg, mi piacciono le musiche a metà strada tra il sacro e il pop... per cui quando ho saputo che la Stage Entertainment lo avrebbe adattato per il palco ho subito pensato che avesse il potenziale per diventare uno show di successo, e quindi appena possibile mi sono procurata il cd.

Lo ammetto: ad una prima occhiata al cd sono rimasta delusa, visto che non c'era nessuna delle canzoni del film. Ma forse per un certo verso è stato meglio così. In questo modo Alan Menken ha potuto comporre un intero set di canzoni nuove e originali ed estremamente orecchiabili. Già al primo ascolto ci sono diverse canzoni che riescono a colpire e a rimanere in testa.
Come nel film, la storia si apre con la madre superiora che prega affinché il convento si salvi, ed in risposta alle sue preghiere si trova invece a dover nascondere tra le sorelle Deloris Van Cartier, esuberante cantante di night che ha assistito ad un omicidio. Deloris rivoluziona il fiacco coro e con quello anche la vita della chiesa.

A voler essere proprio sinceri, il livello musicale del cd non è omogeneo. Alcuni numeri sono effettivamente molto molto orecchiabili, mentre altre canzoni si fermano ad un livello un po' più basso. Per esempio, personalmente trovo esplosivi i pezzi di Deloris e del coro, mentre le canzoni dei protagonisti maschili sono meno incisive. Ai numeri dance di Deloris si contrappone nettamente la Madre Superiora con le sue canzoni "Here within these walls" e reprise, due pezzi dal carattere molto più classico e dal testo più "alto":
"But here within these walls,
days are filled with grace.
God is in his place,
his wisdom still respected.
Here within these walls,
life has a different pace"
"Here within these walls,
life is sweet and good.
Faith is understood,
and selfishness rejected.
Work, prayer, and sisterhood
are what life's built upon."



La mia canzone preferita in assoluto è sicuramente "Raise your voice", dove Deloris insegna alle sorelle a cantare, trasformando un'accozzaglia di voci femminili in un "joyful noise" che canta le lodi del Signore. La scena ricorda molto il corrispondente cinematografico, pur senza ricalcarla battuta per battuta. Il numero si apre con la sola Deloris che canta, mentre le suore sono restie a cantare a squarciagola, ritenendolo poco rispettoso, ma poco a poco si convincono, prendono coraggio, e danno vita ad un numero davvero scatenato. (qui il video di Youtube)

Ovviamente, per rimpolpare un po' lo spettacolo sono state aggiunte un paio di sottotrame. La prima è quella relativa alla cotta del poliziotto Eddie per Deloris, che risale addirittura ai tempi della scuola, e che dà una "ragione d'essere" al solo di Eddie "I could be that guy".
La seconda sottotrama è quella di Mary Robert, la novizia timida. Nello spettacolo si dice che Mary Robert non ha mai avuto una vera vocazione, ma che è entrata in convento perché cresciuta lì. E quindi quando conosce Deloris, così spigliata e esuberante, sente la mancanza di una vita vera, in cui provare le cose di ogni giorno ("The life I never led"). Non avendo visto lo spettacolo, non so per quale motivo poi Mary Robert rimanga in convento, dove però trova il coraggio di lottare per le cose che vuole. ("The life I never led reprise", dove convince la Madre Superiora ad intervenire in aiuto di Deloris).

Personalmente, penso che lo spettacolo soffra parzialmente di una non perfetta divisione delle canzoni. Per me il primo atto è tutto un crescendo, da "Faboulus, baby!" fino al finale dell'atto "Take me to Heaven (reprise)", mentre il secondo atto si apre alla grande con "Sunday morning fever" (che riprende la storia esattamente da dove era stata lasciata), ma rallenta subito dopo con l'allontanamento di Deloris dalla chiesa, senza ripartire mai davvero. Anche il numero finale, "Spread the love around" è secondo me più debole rispetto ad altre canzoni che le suore eseguono nel primo atto.



Ovviamente la protagonista assoluta dello spettacolo è Deloris, che Patina Miller interpreta con verve e humor... E con una voce potente da vera diva della musica gospel e soul. Anche Sheila Hancock nel ruolo di Madre Superiora è molto brava... Anche se nessuno per me può battere la mitica Maggie Smith del film. Va poi menzionata Katie Rowley Jones come Mary Roberts: la ragazza ha una voce che meriterebbe di essere vista e sentita in altri show. Ma tutto il cast è veramente ottimo, e ognuna delle varie suore ha una propria voce riconoscibile.

Lo spettacolo ha chiuso a Londra in Ottobre, ma nel frattempo è stato trasferito sul Continente, ad Amburgo, dove ha aperto in Germania. E si prepara a sbarcare anche oltre oceano, dove i preview cominceranno a Marzo con Patina Miller nuovamente nei panni di Deloris.

 

2 commenti:

  1. "Papabili" in questo caso è un termine quanto mai appropriato... :-D

    Comunque potrebbe essere una buona idea: si tratta di un titolo conosciuto ai più (anche se andrebbe specificato sui cartelloni "con musiche originali"), uno spettacolo divertente e leggero, con musiche effettivamente molto orecchiabili...
    Potrebbe avere un buon successo, penso.
    Certo mi piacerebbe prima o poi avere un Phantom o un Les Mis italiani, anche se sono show più seri, meno divertenti. Prima o poi il pubblico imparerà a non cercare solo le risate a teatro?

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  2. Jawohl. :-)
    E al momento è in scena ad Amburgo e si prepara a sbarcare a Broadway, mentre ha chiuso a Londra in ottobre.

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