Tantissimi auguri di un Natale sereno e di un Anno nuovo pieno di felicità, sorprese... e Musical!
Buone feste a tutti,
Martina
venerdì 24 dicembre 2010
Buon Natale!
mercoledì 22 dicembre 2010
Una considerazione veloce...
In questo momento parlo della canzone, non del musical nel suo insieme. Stavo ascoltando un po' di musica al lavoro, come sottofondo alle mie fatture, e è passata "Love never dies".
Nella struttura del musical, questa canzone dovrebbe essere il momento più alto dello spettacolo, il pezzo che il Fantasma ha scritto per Christine, la sua musa, il suo amore...
Di questo brano si parla a volte nello show. Ad un certo punto Madame Giry dice che il Fantasma è tornato a comporre, "not this cheap vaudeville trash, something glorious"... (cito a memoria) Beh, se questo è il massimo che riesce a fare il nostro buon Erik, direi che siamo lontani dai tempi del "Don Juan Triumphant"...
Tra l'altro, leggo solo oggi che lo spettacolo è stato chiuso qualche giorno in novembre per permettere al team creativo di lavorare su alcune modifiche alla storia, e che i critici sono stati invitati a vedere e recensire lo spettacolo rielaborato.
Tra le modifiche effettuate si legge di un prologo con il Fantasma che canta "Till I hear you sing", e di una revisione del finale... ma non si danno altri dettagli. E ora sono curiosa, che succede? Come finisce ora lo show? Chi si informa e mi fa sapere??
domenica 12 dicembre 2010
Reportage dagli USA
Questa è ancora Times Square, dove in ottobre campeggiavano già le pubblicità per "Spider-man: turn off the dark" . Dopo essere stato rimandato diverse volte, lo spettacolo di Bono e the Edge ha avuto la sua prima preview il 28 novembre, purtroppo con diversi inconvenienti tecnici. L'apertura ufficiale è prevista per gennaio 2011, e forse per allora i problemi saranno risolti. Se lo spettacolo avrà successo, mi sa tanto che dovrò tornare a New York a vederlo: l'Uomo Ragno è l'eroe dei fumetti preferito di Federico. Cosa non si fa per amore...
Molto visibile per chi arriva a Times Square è il teatro dove al momento va in scena "The Addams family", lo show sulla famiglia più strana degli Stati Uniti d'America. Sono sincera: non ho mai visto i telefilm, non mi sono mai interessata molto ai fumetti... E non mi attira un granché neanche lo spettacolo. Magari sbaglio clamorosamente ed è uno show divertente e musicalmente interessante... Forse dovrei cercarmi qualche pezzo online e farmi un'opinione libera da pregiudizi.
Del resto ero partita molto prevenuta anche nei confronti di Mamma Mia, e invece è diventato uno dei miei show preferiti, con la sua trama divertente e la musica che ti fa ballare sempre...
Di fronte al Majestic, dove da 23 anni va in scena sempre lo stesso spettacolo, e noi amanti del musical sappiamo bene quale , si trova il St. James Theatre, che al momento ospita "American Idiot".
La storia mi sembra un po' la riproposizione in chiave moderna di "Hair": ci sono tre amici che vivono nei sobborghi americani, uno va in città a cercare il senso della vita, uno parte per l'Iraq, il terzo resta con la fidanzata che non ama ma che ha messo incinta. Certo è che con il traino di una band famosa come i Green Day, lo show può attrarre un pubblico molto vasto e molto variegato: persino un mio collega che non frequenta Broadway e musical vari, ma che non perde un concerto europeo dei Green Day, si è procurato l'Original Broadway Cast dello spettacolo...
Non so come stia andando lo show, anche se come vi ho detto ci hanno offerto biglietti scontati, che secondo me non è esattamente un sintomo di salute. Chi vivrà vedrà...
Qui non siamo più a New York, e questa non è una pubblicità per il già menzionato Majestic Theater. Questa è Las Vegas, e qui siamo all'interno dell'Hotel Venetian, dove la città lagunare è riprodotta fin nel minimo dettaglio, con tanto di canale all'interno dell'albergo e di gondole e gondolieri che lo solcano (anche se dubito che cantino canzoni in veneziano, ma non ditelo a Zaia ).
Non ho avuto la possibilità di vedere lo spettacolo in versione ridotta, ma non mi stupirebbe sapere che ha molto successo. A Las Vegas tutto quello che è spettacolare, luccicante e rumoroso va per la maggiore....
Il Venetian non è l'unico hotel di Las Vegas a offrire spettacoli di Broadway, riarrangiati o meno. L'altro hotel collegato al Venetian, che si chiama "Palazzo" (gli americani hanno mooolta fantasia quando si parla di italiani), offre Jersey Boys, mentre al Luxor, l'hotel che imita l'antico Egitto, va in scena "Menopause the musical", che non avrà le pretese del Phantom, ma che sicuramente raccoglie un buon pubblico ogni sera.
L'ultima foto musical-related del viaggio negli Stati Uniti viene da San Francisco. Il nostro albergo era posizionato esattamente di fronte al Teatro Orpheum, dove andava in scena West Side Story. La tentazione di recuperare lo spettacolo perso a New York era forte, ma tra una festa di Halloween e una corsa sul cable car non abbiamo avuto materialmente il tempo di staccarci dal gruppo e dalle attività programmate...
Per concludere, sapevo che New York sarebbe stata piena di teatri, riferimenti al musical, artisti e pubblicità. Non credevo che sarebbe stato così anche nelle altre città degli Stati Uniti, anche se a pensarci bene forse sono stata ingenua io. E non siamo riusciti a girare per Los Angeles, altrimenti penso che avremmo trovato altri teatri e riferimenti ai musical oltre a questo (venuto anche terribilmente male)...
giovedì 9 dicembre 2010
The Phantom IN Manhattan
“The Phantom of the Opera” va in scena a Broadway dal gennaio 1988, ed è uno degli spettacoli di maggior tenuta al mondo (secondo solo forse a “Les Mis” in scena a Londra dal 1985). Secondo i dati online, il marchio “Phantom” ha incassato in tutto il mondo oltre 5 MILIARDI di dollari, facendone l’evento più redditizio al mondo.
E io, che da otto anni amo questa storia romantica, non potevo evitare di versare il mio piccolo contributo nella mia prima visita a Broadway…
Lo spettacolo è in scena da 23 anni, e si vede: è una macchina perfettamente oliata, che ti trascina con sé fin dal momento in cui il candeliere si solleva e si ricompone sopra le teste del pubblico, per non lasciarti prendere un attimo di respiro fin quasi a metà del primo atto. A questo proposito, ho sempre ammirato come da “Angel of music” fino alla fine di “The music of the night” i pezzi si intrecciano e si fondono l’uno dentro l’altro senza soluzione di continuità, tanto da rendere quasi difficile applaudire per non interrompere il flusso dell’azione. Quando il Fantasma rapisce Christine attraverso lo specchio, e parte la frase musicale più famosa dell'intero score, l'azione è talmente intensa che non si riesce ad interromperla con gli applausi, pur meritatissimi. E la trama si snoda senza perdere un colpo, senza momenti morti anche nel secondo atto, dalla rutilante “Masquerade” (meno noiosa in scena che in cd) alla riflessiva “Wishing you were somehow here again”, fino al climax del “Point of no return” e della scena finale, dove come al solito la sottoscritta non ha potuto fare a meno di versare una lacrimuccia per il tragico destino del fantasma.
È inutile che vi dica come i set siano spettacolari e i cambi di scena rapidi ed efficienti. La scena del lago sotterraneo con la barca che l’attraversa e i candelabri che sorgono dall’acqua è magnifica, così come il rifugio segreto del fantasma. I costumi poi sono bellissimi, variegati e curati nei minimi dettagli. Si dice che la costumista, Maria Bjornson, abbia disegnato di persona più di 200 costumi per l'apertura dello show nel 1986. In effetti se pensate a tutti quelli necessari per “il Muto” e per “Masquerade” il numero è decisamente elevato... Eppure sono tutti veramente stupendi. L'unico che continua a non riscuotere la mia approvazione è quello del Fantasma in “Point of no return”, perché non mi piace quel mantello con cappuccio che nasconde completamente l'attore. Lo so che deve essere così per esigenze di copione, ma davvero non riesco a farmelo piacere.
Ed eccoci agli attori. Noi abbiamo visto l'attuale “first cast”, con Hugh Panaro nel ruolo del Fantasma e Sara Jean Ford in quello di Christine. La vulgata popolare vuole che produzioni della RUG siano molto precise non solo per quello che riguarda set e costumi, ma anche per l'interpretazione che ogni attore deve dare del suo personaggio, tanto da non lasciare quasi spazio all'improvvisazione o comunque a cose diverse dal solito. Non so se sia vero, però entrambi gli attori principali sono stati secondo me molto convincenti.
Hugh Panaro è riuscito a dare al suo fantasma un alone di mistero all'inizio, per aprirsi poco a poco e dichiarare il suo amore a Christine. Point of no return è stata ottima, tra il Fantasma e Christine c'era una grossa tensione, e le loro voci si armonizzavano in maniera perfetta. Nel finale invece, da “Down once more” in poi c'erano la rabbia, il cinismo, la disperazione, tutto nello stesso personaggio. Vocalmente, Hugh è un tenore che conosce la sua parte e che non ha difficoltà nell'affrontarla.
Sara Jean Ford è riuscita a far passare al pubblico la crescita del personaggio di Christine, che troppo spesso viene descritta come un'ingenua senza speranza... Invece in questo caso secondo me si è visto benissimo come inizialmente Christine desideri solo compiacere il suo angelo della musica, mentre più avanti nella storia inizia a sentirsi combattuta tra l'amore per Raoul e la pietà per il fantasma. Nella scena finale Christine è ormai una donna, che prima lotta per il suo uomo poi lascia spazio alla voce del suo cuore e alla pietà che prova per la vita sciagurata del fantasma.
Il resto del cast è stato molto buono. Le scene comiche sono sostenute principalmente da Piangi e Carlotta con i due manager, mentre Raoul fa il Raoul. Innamorato sul tetto dell'opera, un po' troppo “sborone” quando sfida il fantasma nella scena del cimitero.
Resto convinta che Christine avrebbe dovuto scegliere il fantasma... Prima o poi mi toccherà andare a vedere Love never dies...
Un paio di note varie:
- davanti a me c’era un signore orientale (cinese, coreano?) che ha dormito da metà del primo atto fino alla fine dello spettacolo, senza farsi svegliare da candelabri volanti, palle di fuoco o Mi sovracuti…
- Avete presente la “Mirror Bride” che il Fantasma mostra a Christine alla fine di “Music of the night”? Bene, quando con l’abito da sposa ho provato il velo, mi sono vista quell’immagine davanti agli occhi… ed ho rinunciato ! (non che fossi stata molto incline già dall’inizio… )