domenica 21 ottobre 2012

La domanda della domenica sera

Tutt'a un tratto stasera mi è venuta in mente una domanda di quelle da un milione di dollari, che ti colpiscono all'improvviso: ma che ne è stato della prevista versione italiana di "Roméo et Juliette" di Presgurvic che era stata annunciata a gennaio su musical.it e per cui sono state tenute delle audizioni per cantanti e ballerini?
Sono andata a cercare qualche novità in internet, ma sembra che tutto taccia da diversi mesi. Sono andata a ricercare il sito che conteneva i bandi per le audizioni, ma non c'è niente di nuovo da febbraio. Ho rintracciato attraverso Google la home page di Zard, ma anche lì l'ultima news (la sostituzione di Panella con tal Vincenzo Incenzo per i testi) risale ormai a metà maggio. 

Bene, dopo un'oretta di ricerche miste (che hanno incluso anche diversi forum musical-i italiani più attenti di me alle notizie dal nostro paese) sono giunta alla conclusione che questo progetto si dev'essere arenato in qualche cassetto di David Zard in attesa di tempi migliori. Nonostante non abbia una grande simpatia per il produttore (che a parer mio ha riempito i teatri italiani di spettacoli mediocri), mi spiace che uno spettacolo finisca in naftalina a causa del disinteresse del pubblico e della crisi globale. 

Oh, poi sono pronta a farmi smentire... Se ci sono news positive, sono sempre bene accette!!

domenica 7 ottobre 2012

Neanche a farlo apposta..

Ho appena finito di guardare "Rebecca la prima moglie" in TV. Ovviamente, il film era in onda alle 8.00 di mattina su Rai3, e l'ho trovato solo per caso. 
Comunque... Decisamente il film di Hitchcock è stato fonte di ispirazione per il musical di Kunze e Levay, alcune battute sono identiche a quelle del musical (ho  letto anche il libro, ma è passato qualche anno, e può darsi che Hitchcock stesso si sia rifatto alle battute così come erano state scritte dalla du Maurier).
E la Danvers è veramente inquietante... Se fossi ancora all'università a studiare letteratura vorrei scrivere qualcosa sul rapporto tra la Danvers e Rebecca, perché secondo me rasenta la patologia. 

Più ci penso e più mi dispiace per gli americani che non vedranno lo spettacolo... 

lunedì 1 ottobre 2012

"Wer sie stört wird zerstört"...

...O anche "Man besiegt sie nicht"...

Quella di Rebecca a Broadway è ormai diventata la cosiddetta "novella dello stento".
A maggio era stata (finalmente) annunciata una data di apertura per il musical di Kunze e Levay, e a giugno erano stati trovati anche i nuovi protagonisti, dopo l'abbandono di Sierra Bogges e Tam Mutu a causa del primo rinvio dello show.
Ma ai primi di settembre, proprio quando dovevano cominciare le prove, si è verificato un ulteriore ritardo a causa della morte di un investitore, che avrebbe dovuto sostenere lo spettacolo con 4.5 milioni di dollari. Inizialmente si era parlato di uno slittamento di un paio di settimane: le prove avrebbero dovuto avere inizio il primo ottobre.
Proprio ieri però è uscito un articolo su Broadwayworld dove si ipotizzava una cancellazione dello spettacolo, e solo poche ore dopo i produttori Ben Sprecher e Louise Forlenza sono stati costretti ad annunciare che Rebecca è rimandata  a data da destinarsi. 
Qui è dove la trama si tinge di giallo. Il nuovo investitore che era stato trovato per completare la capitalizzazione dello spettacolo sarebbe stato convinto a ritirare il proprio appoggio da un'e-mail anonima piena di allusioni e bugie e talmente dettagliata da attirare anche l'attenzione della magistratura. (http://tinyurl.com/9cqy46bhttp://tinyurl.com/8ws2nlj)

Certo, lo stesso Ben Sprecher parla di altre possibilità per portare "Rebecca" a Broadway, ma di sicuro il povero Kunze non ha vita facile al di là dell'oceano. Prima il massacro di Tanz der Vampire, ora la crisi economica più grave dal 1929 e la morte dei finanziatori... Certo è che la storia di "Rebecca" si fa sempre più dura: prima lo scetticismo del pubblico americano, poi i continui ritardi, adesso anche le misteriose e-mail che dissuadono gli investitori... Mah, staremo a vedere. Ma il mondo del teatro è superstizioso, e questo rincorrersi di notizie non favorisce certo il passaparola positivo sullo spettacolo. Io la vedo bigia...