Non
è per niente comune che un musical raggiunga i 25 anni di
rappresentazioni, neanche nel mondo angloamericano, dove uno
spettacolo è un flop se non supera i due-tre anni. E' quindi giusto
festeggiare con il dovuto entusiasmo uno spettacolo che compie un
quarto di secolo, che è stato visto da 60 milioni di persone,
prodotto in 42 paesi e tradotto in 21 lingue. (eviterò di notare che
tra questi paesi manca l’Italia…)
Ai
creatori dei Miserabili però piace la semplicità. Anche questa
volta, come nel Tenth Anniversary Concert, non c'è nessun tipo di
set, solo i microfoni davanti a cui i protagonisti cantano e
recitano. Forse si risparmia sui set, ma sicuramente non
sull'ensemble, che è composto da quasi una cinquantina di persone,
senza contare il coro vestito con magliette tricolori con il logo
dello show (Wikipedia parla di trecento persone arruolate per la
serata).
Il
cast è composto da artisti forse non così famosi come i vari Colm
Wilkinson, Philip Quast e Michael Ball, ma non per questo meno
validi. Il Valjean di Alfie Boe è sicuramente notevole, di
formazione classica ma assolutamente calato nel ruolo non lirico,
ottimo interprete non solo dal punto di vista vocale ma anche come
attore.
Javert
è Norm Lewis, un attore a me sconosciuto ma dotato di una bella voce
baritonale e di un’ottima interpretazione.
Lea
Salonga interpreta Fantine, dopo essere stata Eponine 15 anni fa
all’epoca del Tenth Anniversary Concert, e convince sia in I
dreamed a dream, dove ricorda
con dolcezza la sua storia di amore, sia nella parte successiva,
quando la vita la porta ad essere rabbiosa e disperata. Ci
sono poi Ramin Karimloo nel ruolo di Enjolras e il “divo” delle
ragazzine Nick Jonas in quello di Marius. Le ragazze sono Samantha
Barks e Katie Hall (Eponine e Cosette).
Il
cast è tutto molto valido, con un'unica eccezione, ovvero Nick
Jonas-Marius, che secondo me non ha la voce e la presenza scenica per
sostenere un ruolo di primo piano in un musical come Les Mis. Ha una
vocetta troppo sottile per competere con gli altri artisti in scena,
e trovo che non abbia neanche una dizione troppo corretta. Anche a
livello attoriale è un po' scarsino, soprattutto in A little fall
of rain, dove tra lui e Samantha
Barks non c'è quasi contatto fisico. Certo, gli va
riconosciuto che quando lo spettacolo è andato in scena aveva appena
18 anni, però per un 25. anniversario io avrei scelto un artista
diverso.
Sono
rimasta invece veramente stupita sia da Alfie Boe che da Ramin
Karimloo, che finora avevo sentito solo nel Phantom di Love never
dies, e che qui è un Enjolras energico e appassionato. Due artisti
che hanno una nuova fan. :-D
Rispetto
al TAC, in questa versione del concerto ci sono alcune brevi scene
che collegano in maniera migliore la storia per chi magari non ha mai
visto lo show per intero. Ad esempio la scena di Lovely
ladies mostra per
intero la rovina di Fantine, che comincia con il vendere i suoi
oggetti personali e finisce per vendere se stessa.
Allo
stesso modo la prima scena a Parigi, Look
down, riannoda
i fili delle varie storie e ci spiega cosa ne è stato dei vari
personaggi. Gavroche fa da guida al pubblico, che così incontra gli
studenti dell'ABC Café, ritrova i Thénardier e la loro figlia
Eponine, ma anche Javert ritrova Jean Valjean, e ricomincia a dargli
la caccia.
Musicalmente
lo spettacolo è straconosciuto. Personalmente lo trovo molto
riuscito ma con alcuni punti deboli, alcune parti che non riesco a
farmi piacere. Ad esempio secondo me Castle
on a cloud
è una canzone un po' noiosa, seguita poi dalle scene con i
Thénardier che personalmente non sopporto. Certo, capisco la loro
funzione di “comic relief”, ma trovo Master
of the house troppo
lunga per essere piacevole; poi subito dopo c'è il Waltz
of Threachery,
che la ricorda un po'... diventa troppo per me. :-S Un altro pezzo
che trovo poco riuscito è Stars,
che secondo me non decolla mai, è segnata da un ritmo quasi
spezzato.
Amo
invece alla follia i pezzi corali e “di battaglia”, che hanno una
forza trascinante. Red and black, Do you hear the people
sing, One day more trasformano qualsiasi spettatore in un
rivoluzionario pronto a salire sulle barricate.
Ci
sono comunque un paio di cose che non mi convincono del tutto anche
in questa produzione... Ma si sa, sono esigente. In primis, trovo
orribili alcuni dei costumi delle protagoniste femminili: quella
specie di camicia da notte bianca che hanno fatto indossare a Fantine
è decisamente brutta... Ma se la batte bene anche il vestito color
alluminio che hanno messo a Cosette. L'unica ragazza che si salva è
Eponine, con i suoi “straccetti”... :-D
Mi
sembrano abbastanza particolari anche i sottotitoli presenti nel dvd,
anche se non ho preso nota di tutte le frasi che in italiano
cambiavano di significato.
Di
sicuro vale la pena avere questo dvd, anche se solo per
i bis dove 4 Valjean (Colm
Wilkinson John Owen Jones Simon Bowman Alfie Boe) cantano Bring
him home e
dove la compagnia in scena al Barbican Theatre e quella originale del
1985 si uniscono al cast in scena per un ultimo One
day more.
E
adesso aspettiamo fiduciosi la possibilità di festeggiare i 30 anni
di questo show storico...