giovedì 7 settembre 2006

Il maestro e Margherita

La notizia l'ha data Sir Andrew Lloyd Webber in persona: ha già un nuovo progetto, e cioè quello di trarre dal noto libro di Bulgakov un musical o un'opera.


Ammetto di non avere letto il libro, ma per quello che ne so si tratta principalmente di una satira sull'Unione Sovietica, con echi di Faust (il diavolo che fa patti con gli uomini). Sempre per quanto ne so, non c'è una grande storia d'amore.


Se ALW fosse veramente ispirato e riuscisse a collaborare con le persone giuste (che fine ha fatto Tim Rice?) potrebbe venirne fuori una cosa di rottura alla Jesus Christ Superstar. In fondo, chi si aspettava trent'anni fa di poter raccontare il Vangelo con canzonette rock? E chi si aspetta oggi di vedere i seri funzionari del partito socialista ballare e cantare?


E tuttavia la cosa non è esente da rischi. In primis, c'è il rischio di banalizzare un'opera non semplice, di ridurre la satira a caricatura e di avere personaggi che invece che cattivi sono solo comici (un po' il destino che è capitato al povero Conte Fosco in "Woman in White").


E poi ammettiamolo: le ultime opere di ALW non sono state all'altezza delle aspettative. Non che siano brutte (io personalmente amo molto "Woman in white" e "The beautiful game") ma nessuna di queste (né le altre che non ho citato) hanno raggiunto il successo che ci si aspettava dal compositore che ha in cartellone i due spettacoli più longevi di Broadway. (tra l'altro, personalmente preferisco "Woman in White" a "Cats", anche se questo ha avuto un successo enorme)


A volte ho l'impressione che il nostro caro Sir Andrew non sia in grado di gestirsi. Alterna fasi e lavori ottimi, rivoluzionari, a cosette veramente scarsine. Tanto per dirne una, la più ovvia di tutte: come ha potuto permettere a Schumacher di rovinare il suo capolavoro, affidando il "Fantasma" ad un cast per lo meno mediocre? (penso che su questo tema ritornerò in un'altra occasione :-P). Non vorrei che fosse afflitto da ansia da prestazione... :-S


Insomma, da "Il maestro e Margherita" potrebbe venire fuori sia una cosa ottima che un terribile fiasco. Purtroppo devo dire che le mie sensazioni non sono buone. Perché affrontare una cosa così politica e difficile, e non un'altra bella storia d'amore? Perché non cercare di recuperare la vena perduta?


Però, come si suol dire "time will tell"... O anche, per i meno internazionali "Chi vivrà vedrà". Staremo a vedere...

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