Ho tratto spunto dai commenti qui sotto su “Die drei Musketiere” per riprendere in mano il CD del musical. Come dicevo, non rientra tra i miei musical preferiti, per quanto sia molto piacevole all’ascolto. Ha una serie di canzoni molto orecchiabili, interpreti più che validi, una storia interessante e avventurosa, eppure non mi convince del tutto.
Lo spettacolo è stato originato in Olanda, e poi è stato riadattato e trasportato in Germania, dove ha aperto a Berlino nel 2005; al momento è in scena a Stoccarda.
La sottoscritta è fornita sia del DVD esistente della versione di Rotterdam (con star del musical olandese di gran calibro) sia del CD berlinese, ma ammetto di non essere in grado di tracciare un paragone sensato, soltanto qualche impressione qua e là. Lo spettacolo olandese è chiaramente una presa di giro di sé stesso: ad esempio si vede benissimo che il ronzino di D’Artagnan è fatto da due persone nascoste sotto un telo, i personaggi sono molto ironici e auto-ironici. La versione tedesca si prende molto più sul serio, è uno spettacolo nel solco delle VBW e della Stage Holding; rispetto alla versione originale, anche musicalmente sono state fatte diverse modifiche: sono state inserite nuove canzoni, alcune già esistenti sono state tagliate, e altre sono state riarrangiate.
E ora vi propino un riassunto traccia – per – traccia dello spettacolo (basato, come dicevo, sul CD berlinese)
Lo spettacolo si apre con il “Prolog”, dove il Conferencier ci presenta la situazione nel regno di Francia: si sta svolgendo la guerra contro gli ugonotti, propugnata dal cardinale Richelieu, mentre il giovane re sole si preoccupa di procurare un erede maschio al regno. Lo stile della canzone ricorda molto il cabaret, è orecchiabile e allegra. La scena si sposta poi in campagna, dove D’Artagnan si prepara a partire per Parigi, il posto in cui i suoi sogni si realizzeranno, diventerà un moschettiere e combatterà per il re (“Heut ist der Tag”). D’Artagnan è entusiasta, immagina il suo futuro come un cammino semplice verso tutto quello che il mondo gli potrà offrire, e la canzone rispecchia in maniera esemplare questo stato d’animo: è vivace, allegra e positiva.
“Milady ist zurück”: il primo numero di Milady DeWinter. La donna, che era stata bandita dalla Francia, è rientrata in patria, e dichiara le sue intenzioni di riprendere il suo gioco, e di cercare di ricostruire la propria felicità: accenna ad un “Er” che vuole cercare di riconquistare. Questa canzone, che non era presente nella prima stesura dello spettacolo, è chiaramente pensata per mettere in luce le qualità canore di Milady, oltre che per spiegare in parte il motivo delle azioni del personaggio. Uno tra i miei pezzi preferiti del CD.
“Paris”: il numero d’ensemble che presenta la vita nella grande città, “trostlos und wundervoll zugleich”. D’Artagnan è appena arrivato pieno di entusiasmo; incontra Constance che lo affascina fin da subito, e si scontra con i tre moschettieri con il suo modo di fare irruento. Anche in questo caso la canzone è piacevole, ma non così potente da imprimersi in testa a chi l’ascolta, come capita invece per altri numeri d’ensemble.
“O Herr”: un altro dei miei pezzi preferiti. Finalmente ci viene presentato il famigerato Richelieu, intento a pianificare la sua guerra contro gli ugonotti, necessaria a suo modo di vedere per garantire l’arrivo del regno di Dio. E proprio a Dio si rivolge con questa canzone che è quasi una preghiera, chiedendogli sostegno per i propri piani. La voce di Uwe in questo numero è dolcissima, delicata (ascoltatelo la prima volta che invoca il Signore e ditemi se non vi vengono i brividi…), almeno fino a quando non pensa al suo grande piano (“Bald fängt eine neue Aera an…”), dove la voce torna ai livelli a cui il nostro Uwe ci ha abituati… ;-)
“Vater”: D’Artagnan riceve la notizia della morte dell’amato padre. La canzone è lenta, adatta alla riflessione del giovane. Il testo tedesco è toccante, ma la musica non lo è altrettanto… :-S Io sono una che è molto facile alle lacrime, ma questa canzone non mi ha mai fatto venire neanche un singhiozzino, segno che per qualche motivo non mi tocca…
“Männer”: Milady DeWinter illustra il suo punto di vista sugli uomini, che per lei sono solo strumenti da utilizzare per raggiungere i propri scopi (c’è un verso che la dice tutta: “Zu meinem Vorteil nur mache ich die Beine für sie breit….”). E’ delusa dal mondo maschile (“Ein Mann von Perfektion – von dieser Illusion bin ich schon lange Zeit befreit“), e cerca di fare la cinica. E’ un altro numero pensato per mettere in mostra la bravura vocale di Milady DeWinter, ma che personalmente non mi colpisce molto, mi sembra un po’ freddo. E’ un’altra delle canzoni che è stata riarrangiata nella versione tedesca, ma mi piace poco in entrambi gli allestimenti. Forse preferisco la versione tedesca, ma probabilmente è soltanto perché la sento più spesso…
“Engel aus Kristall” è il grande numero di Athos, in cui racconta la sua storia d’amore con una donna che gli ha spezzato il cuore. E’ una canzone dal sound piuttosto rock, ma che a parere mio in questo contesto stona un po’. La versione olandese prevedeva una ballata (dal titolo simile a “Liefde laat je niet alleein”) che presentava un Athos più pacato e riflessivo rispetto a quello più ferito e arrabbiato della versione tedesca. Diciamo che in linea di massima la canzone è gradevole, ma per me non si incastra nel momento in cui è piazzata.
“Constance“: D’Artagnan ha finalmente incontrato Constance e si è innamorato al primo sguardo… La canzone è molto simpatica, pop, allegra, ma non resta impressa né per la musica, né per le liriche profonde…
“Wer kann schon ohne Liebe sein“: un altro dei grandi numeri dello spettacolo. Le tre donne del musical (Milady, la regina Anna e Constance) riflettono sulle loro visioni dell’amore: quello finito male di Milady, quello “politico” di Anna e quello che sta per nascere di Constance. Il terzetto è veramente bello, le voci delle donne si intrecciano in modo davvero stupendo. E anche il testo è molto bello; “Such nach der Liebe deines Lebens – Von keiner Illusion beraubt – Ein Wunder kann nur der erleben, der unbeirrt an Wunder glaubt...“
“Ohne Liebe ist das Leben keinen Tag lang lebenswert – Jede Frau sucht im Geheime – Das Ritter auf dem weißen Pferd“
„Liebe hat so viele Seiten – so wie das Leben Tage zählt – Ewig wird sie uns begleiten – Welchen Weg man immer wählt
Ich weiß der eine wird mich finden, dann will ich strahlend vor ihm stehen – Ich leg mein Glück in seine Hände und lass ihn niemals wieder geh’n. Ich will die Sorgen mit ihm teilen – sein Glück und seine Traurigkeit – All seine Wunde will ich heilen und ihm gehör’n für alle Zeit“
“Alles“: Il duetto d’amore tra Constance e D’Artagnan, che però per me è un po’ troppo pop…(tant’è che è stato adoprato come singolo traino per il musical). Anche qui i testi sono un po’ banalotti… :-S
”Einer für alle“: Finale del primo atto, un numero d’ensemble per i moschettieri che partono in missione per l’Inghilterra per conto della loro regina Anna.
”Entreact“: dopo la pausa, è di nuovo in scena il conferencier che ci racconta lo svolgimento della missione, di come tutti i moschettieri siano caduti uno ad uno, mentre solo D’Artagnan prosegue con la “Überfahrt“: sfidando il mare grosso a costo di arrivare in Inghilterra per la sua missione. Entrambi i numeri servono fondamentalmente a portare avanti la storia, senza aggiungere niente di significativo dal punto di vista musicale.
“Nicht aus Stein“: il secondo numero di Richelieu, dove dice che agisce come agisce per seguire il volere di Dio, ma che il fatto di scatenare una guerra lo colpisce profondamente. Musicalmente assomiglia un po’ a “O Herr”, ma poi la natura violenta della guerra prende il sopravvento, e il coro di suore e frati assume toni quasi da apocalisse.
“Kein geteiltes Leid“: la regina Anna riflette sul proprio matrimonio: nato per ragioni politiche è diventato, almeno per quanto la riguarda, un matrimonio d’amore. Ma la riservatezza del marito rischia di rovinare quello che c’è tra di loro. E’ il grande numero della regina Anna, ma anche questo non riesce a comunicarmi grandi emozioni, anche se vocalmente, Kristin Hölck è superlativa.
”Gott laechelt uns zu“: Altra canzone d’amore, dove Constance riflette sul suo amore per D’Artagnan. Non male, ma un pochino sdolcinatina…
“Glaubt mir“: Finalmente è scoppiata la guerra con gli ugonotti, e Richelieu incita i suoi soldati all’attacco contro i nemici. Il testo della canzone “ovviamente” inneggia all’odio (“Ein guter Hugonott ist nur ein toter Hugonott”), e, ancora una volta, secondo me la musica non brilla in modo particolare. Una canzone che, quando ascolto il CD, tendo a saltare.
“Wo ist der Sommer“: l’ultimo grande numero del musical. Finalmente Milady DeWinter ritrova suo marito, che
SPOILER altri non è che il moschettiere Athos FINE SPOILER
La donna gli dichiara tutto il suo amore, e si dichiara pronta a ricominciare una vita con lui, perché solo quando sono stati insieme lei è stata felice. Ma un moschettiere deve fare il suo dovere, anche quando va contro il proprio interesse, per cui deve rifiutare l'offerta di Milady. Anche quest'ultimo numero di Milady è molto bello, sia per il testo che per la musica.
“Vive le roi – Einer für alle (reprise) – Epilog“: Le scene finali del musical, dal punto di vista della musica non aggiungono niente, ma si limitano a riprendere