Questo è tutto meno che un post impegnato...
E' solo che ho finalmente perfezionato una bozza di traduzione di "Ich gehör nur mir" senza pretese di "cantabilità", ma cercando soltanto di rendere il testo in tutti i suoi significati.
Se qualcuno ha voglia di criticare/commentare, è ben accetto...
gezähmt und gezogen sein
Ich will nicht bescheiden
beliebt und betrogen sein
Ich bin nicht das Eigentum von dir
denn ich gehör nur mir.
Ich möchte vom Drahtseil
herabsehen auf diese Welt
Ich möchte aufs Eis gehen
und selbst seh’n wie lang's mich hält
Was geht es dich an was ich riskier’
Ich gehör nur mir
Willst du mich belehren
dann zwingst du mich bloß
zu fliehen vor der lästigen Pflicht
Willst du mich bekehren
dann reiß ich mich los
und flieg wie ein Vogel ins Licht
Und will ich die Sterne
dann finde ich selbst dorthin
Ich wachse und lerne
und bleibe doch wie ich bin
Ich wehr mich bevor ich mich verlier
Denn ich gehör nur mir
Ich will nicht mit Fragen
und Wünschen belastet sein
Vom Saum bis zum Kragen
von Blicken betastet sein
Ich flieh' wenn ich fremde Augen spür'
Denn ich gehör nur mir
Und willst du mich finden
dann halt mich nicht fest
Ich geb’ meine Freiheit nicht her
Und willst du mich binden
verlass ich dein Nest
und tauch’ wie ein Vogel ins Meer
Ich warte auf Freunde
und suche Geborgenheit
Ich teile die Freude
ich teile die Traurigkeit
Doch verlang nicht mein Leben
das kann ich dir nicht geben
Denn ich gehör nur mir
Nur mir!
Non sarò obbediente,
disciplinata ed educata
Non voglio essere timida,
amata e ingannata
Non sono una tua proprietà
Appartengo solo a me
Voglio vedere da sola
Com’è davvero il mondo
Voglio pattinare sul ghiaccio
E vedere se mi sostiene
Che ti importa quello che rischio?
Io appartengo solo a me
Se cerchi di istruirmi
Mi costringi soltanto
A fuggire da qualcosa che odio
E se vuoi convertirmi
Volo via da te
Come un uccello libero nell’aria
Se voglio le stelle
Da sola le raggiungerò
Cresco, imparo
Ma resto come sono
Prima di perdermi mi ribellerò
Perché appartengo solo a me
Non voglio essere oppressa
Da domande e desideri altrui
Essere sempre osservata
Da sguardi severi
Fuggo se sento sguardi stranieri
Perché appartengo solo a me
Se vuoi trattenermi
Non stringermi forte
Non rinuncio alla mia libertà
Se cerchi di legarmi
Abbandono il tuo nido
E volo come un uccello in aria
Mi aspetto amicizia
E cerco sicurezza
Condivido le tue gioie
Condivido tuoi dolori
Ma non pretendere la mia vita
Quella non posso dartela
Perché appartengo soltanto a me
Al momento sono innamorata e felice, ma questa canzone resta comunque un inno di indipendenza fondamentale per tutte le donne, IMHO....
dopo 3miseri anni di tedesco, sono riuscita a tradurre solo il titolo del blog e qlk paroletta qua e là nella canzone!
RispondiEliminapoteva andare peggio,no?
bye!
Bè, dalla traduzione letterale si capisce l'ottimo lavoro che ha fatto Franco Travaglio per l'adattamento italiano di questa magnifica canzone!
RispondiEliminaFranz
Caro Franz,la sottoscritta è una traduttrice mancata... Nel senso che dopo aver studiato alla "Scuola superiore di lingue moderne per Interpreti e Traduttori" (ce l'avete anche a Trieste, e più famosa di quella dove ho studiato io...) sono finita a fare tutt'altro nella vita. Ma la voglia di tradurre e di discutere del tema c'è sempre...
RispondiEliminaQuindi per me i dibattiti sulle traduzioni (di film, canzoni, musical...) sono sempre muy interessanti... :-))
E non sai quanto invidio Travaglio...
Martina, mi sembra una traduzione molto "sentita". La scarsa conoscenza della lingua tedesca non mi dà la possibilità di poter capire il lavoro di traduzione (e le eventuali difficoltà) da te incontrate ma quello che "arriva" a noi lettori è un pieno,autentico coinvolgimento da parte tua. D'altra parte si tratta di una canzone con una musica che incanta e noto che anche le parole non sono da meno. Sì, quando ci piace tanto uno spettacolo (ma ci deve piacere proprio tanto), vorremmo farlo "nostro" e vorremmo cercare di avvicinarlo ancora di più a noi e di condividere (ma poi gli altri capiscono davvero quello che sentiamo noi ? è questo il dilemma) con gli altri le emozioni che ci dà. E' una esigenza a volte avere una nostra traduzione, è come un gesto d'amore.
RispondiEliminaCerto, una traduzione con adattamento ritmico, è una cosa anche più articolata perchè deve tener conto delle sillabe e ogni nota deve corrispondere a una sillaba, altrimenti non è cantabile. Mi hanno raccontato che per la prima esecuzione di "Memory" (CATS) si pensò di farla cantare a Milva in un programma del sabato sera e di affidare la traduzione e la nuova versione ai più importanti parolieri italiani di quel momento - inizio anni '80- fra cui, mi sembra di ricordare, anche per fare un nome, Giorgio Calabrese. Ebbene, le parole inglesi e quelle italiane erano così diverse metricamente (basta pensare alla prima parola "midnight", due sillabe in inglese e quattro sillabe nell' italiana "mezzanotte") che nessuno - dicasi nessuno - di questi parolieri convinse gli autori del programma che infatti optarono per la soluzione credo migliore e cioè di far cantare il brano in versione originale.
Comunque quello delle traduzioni è un tema sempre attuale per il Musical. Il teatro musicale è stato storicamente cosmopolita se pensiamo che opere e operette avevano che so la "prima" a Berlino e poi dopo due mesi avevano una versione francese, italiana, polacca, ungherese, inglese, svedese (per citare alcune delle traduzioni di routine) tanto che nel giro di un paio d'anni quel determinato lavoro musicale aveva toccato quasi tutte le capitali europee. Mentre da sempre il Musical ha percorso strade tutte sue, consolidando "piazze" sempre di lingua inglese e poi trovando dopo anni e anni solo Austria, Germania e Ungheria pronti ad accogliere alcuni di questi lavori con una versione nella loro lingua. L'Italia fu abbastanza estranea a questo percorso tant'è che ad es. "West Side story" e "Oklahoma" ebbero rappresentazioni italiane in inglese e solo dopo molto tempo la loro premiere americana.
Comunque, tornando a Levay e Kunze, le loro melodie sono così belle che uno le vorrebbe sentire anche in...thailandese!
Ciao
Giuseppe/Josef
bel lavoro...soprattutto grazie per averlo fatto. Ho appena trovato questo blog e non credo lo lascerò più. Non pensavo che Elisabeth fosse conosciuto anche in Italia ed è una gioia scoprirlo.
RispondiEliminaPer quel che riguarda Levay&Kunze...ho sentito diversi brani di Elisabeth in Giapponese durante un concerto con Uwe Kroeger a Vienna . A dirla tutta era la Premiere versione concerto di un nuovo musical in 2 lingue nato dalla collaborazione tra Austria e Giappone e alla fine della quale i protagonisti ( Elisabeth, Rudolph e Franz Joseph nipponici e Uwe Kroeger ) hanno cantato alcuni cavalli di battaglia. Vi assicuro che, nonostante la lingua ostica e l'inevitabile "riadattamento culturale", l'emozione è rimasta identica. In questi giorni ho anche scoperto che su Emule si trovano brani dal DVD giapponese...buona visione...e intanto Maya&co sono ancora laggiù a diffondere l'originale.... :o)
Ciao!!