Già l'anno scorso, per la mia prima visita a New York, avevo preso in considerazione "Billy Elliot" fino all'ultimo momento. Pensavo che fosse uno spettacolo carino, una storia toccante al punto giusto... Ma poi la voglia di vedere il Phantom era stata più forte della tentazione di conoscere qualcosa di nuovo. Anche questa volta avevo tenuto in conto lo spettacolo, e poi, quando ho letto che il musical avrebbe chiuso i battenti nel gennaio 2012 ho deciso che volevo togliermi lo sfizio di vedere l'opera di sir Elton John.
Lo spettacolo si tiene al teatro Imperial, che per anni ha ospitato Les Miserables... E la premiere è ricordata proprio sulla soglia del teatro, con una targa che riporta il famosissimo logo dello show.
Tornanod a Billy Elliot, la storia segue fedelmente il film, con il piccolo Billy che invece di andare a lezione di boxe come vorrebbe il padre, si ritrova a seguire le lezioni di balletto di Mrs Wilkinson, scoprendosi portato e pieno di talento. Il tutto si svolge nell'Inghilterra dei primi anni '80, dove è in atto un duro sciopero dei minatori, per cui Billy deve scontrarsi con i pregiudizi dei propri parenti e anche con una situazione economica tutt'altro che facile.
Le scene di ballo sono sicuramente le "highlights" della serata, da "Shine", il primo contatto di Billy con Mrs. Wilkinson e con il balletto, a "Electricity", il pezzo per l'audizione alla Royal Ballet School.
Trattandosi di una commedia, sono diversi i numeri che strappano risate e sorrisi al pubblico. Tra tutti, "Expressing yourself", dove Billy e Michael, l'amico dalla sessualità particolare, si lanciano in un ballo en-travesti in cui affermano che non c'è niente di sbagliato a fare quello che piace... E' una scena rutilante, che si conclude con un tip tap dei due protagonisti circondati da giganteschi abiti da donna.
Un altro pezzo pieno di vitalità è Born to boogie, dove Billy, Mrs. Wilkinson e persino il pianista che li accompagna si scatenano in un boogie che strappa svariati applausi a scena aperta. Comunque, il mio pezzo di ballo preferito resta il pas à deux tra il Billy ragazzino e il Billy adulto sulle note del Lago dei Cigni.
Anche i numeri non ballati sono molto carini, anche se personalmente non trovo che ci siano vere e proprie perle del musical theatre. I pezzi migliori secondo me sono quelli corali, dove i minatori raccontano la "poesia" del loro lavoro, considerato forse umile ma dignitoso e onesto: "The stars look down", "Deep into the ground", "Once we were kings", anche se la lacrimuccia scende sempre quando Billy legge la lettera che sua madre gli ha lasciato.
Come sempre ammetto la mia ignoranza per quanto riguarda gli artisti americani. Non conoscevo nessuno del cast, ma vorrei nominare il tredicenne Giuseppe Bausilio nel ruolo di Billy (no, non è italiano, è svizzero), il piccolo Michael (Jack Broderick) e Mrs. Wilkinson (Laura Marie Duncan) che hanno offerto prestazioni davvero ottime. Mi è piaciuto un po' meno Daniel Jenkins (il padre di Billy), che mi sembrava un po' giù di voce. Tra l'altro, lo spettacolo dà meno risalto ai legami familiari di Billy: il padre è principalmente l'antagonista, il personaggio che impedisce a Billy di inseguire i propri sogni; mi ricordo invece che nel film ci sono diversi momenti in cui si vede chiaramente che nonostante tutto nella famiglia Elliot c'è amore tra i componenti.
Le scenografie sono piuttosto essenziali, con delle pareti che si stringono attorno ai lati del palco per creare gli ambienti chiusi della palestra e della casa, e i costumi si adattano bene ai personaggi, appartenenti alla classe operaia degli anni 80.
Tutto considerato, lo spettacolo è davvero godibile, anche se non un capolavoro del genere. Sono soddisfatta della scelta che ho fatto nello scegliere lo show, anche se non so se tornerei a breve a vederlo. Forse il mio giudizio è dato anche dal fatto che non amo in modo particolare il ballo, pur apprezzando l'enorme professionalità e bravura dei ballerini. (Tra l'altro, secondo voi è normale che abbia passato diverso tempo a chiedermi se la Celentano avrebbe da ridire anche su questi ragazzini??)
All'uscita dal teatro si è salutati dallo slogan della serata: "SHINE!!".
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