martedì 11 agosto 2009

W-Days parte prima (We will rock you)

Me lo immaginavo, ma vederlo dal vero è impressionante: per gli appassionati di musical, Londra è davvero un paradiso. Nelle vie intorno a Piccadilly Circus e Leicester Square (ma anche oltre) ci sono teatri ad ogni angolo, con manifesti impossibili da ignorare. E ci sono decine di botteghini che attirano l’occhio con i manifesti degli ultimi successi (e con gli sconti sui biglietti del giorno). Come se non bastasse, manifesti di ogni spettacolo sono disseminati in ogni fermata della metropolitana, e taxi e bus spesso pubblicizzano musicals…
Comunque, noi eravamo partiti preparati, con i nostri biglietti già prenotati, e ci siamo attenuti alla tabella di marcia.


28/07/2009 – We will rock you, Dominion Theatre






Lo spettacolo è principalmente un mezzo per cantare le più famose hit dei Queen, un gruppo che è ancora molto presente nel cuore degli inglesi (la band di maggior successo dai tempi dei Beatles, probabilmente).
La trama ricorda un po’ quella di Farenheit 451, solo che non sono i libri ad essere banditi, ma gli strumenti musicali e il rock. Tutta la musica è creata dai computer della Globalsoft, e ogni differenza è bandita. In questo scenario spiccano Galileo e Scaramouche, due ragazzi che non si rassegnano all’omologazione. Entrambi si sono attirati le attenzioni della polizia, in particolare Galileo, che sente delle voci e fa dei sogni particolari, e a cui si potrebbe riferire la profezia dei Bohemian. E così la polizia della Globalsoft, diretta da Khashoggi e da Killer Queen, scatena la caccia ai due fuggitivi, che però vengono aiutati dai Bohemian, un gruppo di persone che cercano di resistere al dominio della Globalsoft.
Lo show è divertente e godibile anche per chi non è un fan sfegatato dei Queen. Ho trovato più divertente e scorrevole il primo atto, mentre ho avuto la sensazione che il secondo atto ci mettesse un po’ di più ad ingranare. Particolarmente simpatiche le scene dell’interrogatorio di Galileo, in cui la polizia tenta di capire cosa significhino le frasi che il ragazzo sente nei suoi sogni (tipo “be bop a lula…”), e quella in cui lui e Scaramouche finalmente raggiungono il gruppo dei bohemian ribelli.
Non sono rimasta particolarmente colpita dai set, che erano del tipo molto moderno, con cubi che funzionavano anche da schermi e che a seconda del momento creavano proiezioni diverse.
Ovviamente (c’era da dubitarne?) ottimo il cast, pur privo di nomi di rilievo. Abbiamo visto l’understudy Galileo, Mattew McKenna, che IMHO aveva un’ottima voce, ma che cercava troppo l’acuto solo per farci sentire che era in grado di farlo... Se va avanti di questo passo, a breve si rovinerà la voce… Il resto del cast tutto veramente molto bravo, dalla Scaramouche di Sabrina Aloueche ai leader dei ribelli Brit (Ian Carlyle) e Meat (Rachel Tucker) con una menzione particolare per Mazz Murray (Killer Queen) molto addentro al suo ruolo di “cattiva” e con un look da “panterona” davvero notevole.
Una nota di demerito invece per Pop (Garry Lake), che aveva più una voce “alla Vasco”, roca e fumosa, che non da cantante di musical. Se poi lo faceva per dare un certo tono al suo personaggio, non saprei dire… Comunque, anche se di scelta si trattava, a me non è piaciuta.

E per finire, un paio di amenità varie.
- Scaramouche mi sembrava troppo Abby di NCIS (se non vedete NCIS vergognatevi!!! )
- PS: ho scoperto solo recentemente che Scaramouche è un ruolo femminile. Ero convinta che i ribelli fossero tutti maschi. Si vede che non conoscevo a fondo la trama??
- Khashoggi (Alex Bourne) assomigliava un sacco a Uwe… *lol*
- Certo che per uno spettacolo che ha come tema portante la rapsody dei bohemien, farla solo come bis alla fine dello show, a mo’ di contentino per il pubblico è un po' poco...
- Ero preoccupata dai teatri di Londra: i nostri posti al Dominion erano veramente ottimi. Ero stata indecisa tra il circle e la platea per una buona mezz’ora, e invece la visione dall’alto era davvero chiara. Tra l’altro tra sedile e sedile sono disponibili i binocolini da teatro al modico prezzo di una sterlina. Inserisci la monetina, e i binocoli si sbloccano. Se la moneta venga restituita al termine della rappresentazione, non saprei...
- Infine: ovviamente “We will rock you” vende ad un pubblico molto più internazionale e generalista di, si fa per dire, “Wicked”. Il circle del martedì sera era pieno di stranieri. Ho notato una folta schiera di orientali (giapponesi, direi). E soprattutto, tutto intorno ai nostri posti, un sacco di ragazzine italiane. AARGHHH! Con quella che capiva l’inglese che traduceva alle due vicine (che poi ridevano in differita), e poi tutte insieme all’intervallo si chiamavano da una parte all’altra del dress circl
e...
- Ad un certo punto, i bohemian ricordano i musicisti famosi scomparsi (tra cui menzione speciale per Michael Jackson) e cantano la canzone "Only the good die young" . Beh, non sono riuscita a capire se il pezzo ha sempre fatto parte dello show oppure se è stato aggiunto di recente.

Bene, questo per la nostra prima serata di teatro londinese. A breve la seconda parte... Wicked!!

3 commenti:

  1. Aspettiamo la seconda parte del resoconto! Ciao!
    Franz

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  2. Vi capita mai che non vi riesca di scrivere qualcosa? Ecco, la recensione di Wicked non ne vuole sapere di uscire dalla mia tastiera. Comunque, penso che entro domani dovrei metterla online, o così o pomì.

    Bisogna anche dire che essere senza PC causa fulminamento dello stesso non aiuta ad essere rapidi negli aggiornamenti... :-SS

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